JUVENTUS CALCIOPOLI MOGGI / TORINO- L’ex direttore della Juventus, Luciano Moggi, in un intervista nella trasmissione della Rai, Mattina Sport, ha voluto puntualizzare alcune cose in riferimento alle schede svizzere inerenti allo scandalo di “Calciopoli”. Ecco le sue affermazioni: “Le schede svizzere sono state un’idea della società Juventus e non mia, venivano tenute nella sede e non dal sottoscritto. Sono state acquistate perchè sapevamo di essere spiati da Telecom e per questa ragione è nata l’idea di usare queste schede. Non so perchè Paparesta ce l’abbia tanto con me, ho dato personalmente una di queste schede al padre perchè partecipando a una trasmissione dove realizzava la moviola ci tenevo a sapere o a confrontarmi con lui su alcuni aspetti tutto qui. Anche Paolo Bergamo l’aveva perchè, durante le cene tra tutte le società volute dai vertici di allora della Lega e non da Bergamo, pensai di dargliene una in quanto lo avevo messo a conoscenza dei miei sospetti sul fatto di essere spiati. Voglio ricordare che queste schede sono state intercettate, ma non trovando nelle conversazioni niente di importante hanno voluto creare comunque un’alone di mistero che non aveva alcun senso di esistere. Giraudo dopo la sentenza era ovviamente deluso e amareggiato”.
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