Juventus, Gigi Buffon: ”Giocherò finchè…”

Gianluigi Buffon

 

BUFFON JUVENTUS – Il portiere della Juventus Gianluigi Buffon ha concesso un’intervista esclusiva al programma di Rai 2 ‘Dribbling’, dove ha parlato di varie tematiche. Eccone alcuni spunti, ripresi dal sito online di Tuttosport: ”Giochero finché mi riterrò un portiere di grandissimo livello – dice Buffon -. L’essere una bandiera è un discorso molto di convenienza e a me la convenienza non è mai piaciuta. Io ho sempre dimostrato con i fatti le scelte che ho fatto nella mia vita, io credo che bandiera o non bandiera bisogna vedere come ci si comporta, perché se uno sta tanti anni in un posto e non dà l’esempio con i comportamenti, magari per altri può essere una bandiera e invece non è così. Il campionato? Ci sarà da battagliare come quello dell’anno scorso, la differenza è che quest’anno partiamo da favoriti perché siamo i campioni uscenti e ci siamo rafforzati, ma questo non significa che sia scontata la nostra vittoria, anzi me ne guardo bene dal pensarlo perché proprio dal momento in cui ti culli, arriva la sorpresa che non sempre è gradita. Polemiche arbitrali?  A me non sono mai piaciute perché fanno emergere un lato di noi addetti ai lavori molto netto che è quello dell’incoerenza. Indubbiamente è capitato in due situazioni che la Juve tramite un errore umano ha tratto vantaggio in una partita, ma ogni volta che queste cose accadono alla Juve si scatena un pandemonio mediatico esasperato che è ingiusto nei confronti della società e dei giocatori ed è ingiusto anche perché ho l’impressione che la Juve diventi lo scudo e l’alibi per gli eterni incompiuti, per chi non vince mai. Conte? A livello tattico e di impronta che riesce a dare alla squadra è qualcosa di forte che difficilmente avevo visto in un allenatore e poi in ogni partita trasmette una rabbia e una ferocia sportiva che difficilmente avevo visto”.

Marco Orrù

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