PETRUCCI CONI JUVENTUS INTER – Gianni Petrucci ha lasciato la carica di Presidente del Coni per tornare al Basket. In un’intervista al Corriere dello Sport ha ripercorso le tappe di questi ultimi anni e ha parlato anche di calcio, cominciando col famoso ‘tavolo della pace’ di qualche tempo fa. Ecco le sue parole: ”Quell’esperienza è ancora attuale. Ma non si arriverà mai più a quel livello. Era troppo basso. Due grandi imprenditori come Agnelli e Moratti non potevano non riparlarsi. Ricordo cinque ore abbondanti di dialogo, e alla fine persone che non si parlavano da anni si strinsero la mano. Scudetto 2006? Per me quella è una vicenda già chiusa. Il vangelo dice: “non si può dare la mano alla ladra e guardare indietro”. Calciopoli? Per la giustizia ordinaria tutti assolti in appello, tranne Giraudo (si parla dei processi con rito abbreviato, ndr). Al momento. Mentre lo sport li ha puniti. All’epoca tutti a dire: la giustizia sportiva è in ritardo, non fa niente, fa sconti a tutti. Invece è quella che è stata più chiara. Caso Conte? A conferma che aveva ragione Palazzi. Un mese in più o in meno non può modificare il giudizio. Comunque anch’io sento l’esigenza di rivisitare la giustizia sportiva. Accelerando i processi, pur salvaguardando il diritto di difesa. Cambiando in primo luogo la responsabilità oggettiva, riconoscendo quando la società ha fatto il possibile e non gli si può imputare nulla”.
Marco Orrù