JUVENTUS-CAGLIARI GIOVINCO / TORINO- Malgrado dei malumori da parte di parte della tifoseria e della critica che non lo considerano un Top-player, bisogna dire che contro il Palermo si è sentita fortemente l’assenza di Sebastian Giovinco, dove a parte Vucinic, è mancata quell’inventiva e quella rapidità negli spazi che è nel bagaglio della “Formica Atomica”. Inoltre, la sua mancanza ha anche impedito a centrocampisti come Vidal e Marchisio di poter sfruttare le loro incusioni in area nemica, che sono soliti fare per far male alla difesa avversaria. La sua importanza è sottolineata anche dalle scelte che Antonio Conte compie di consueto, impiegandolo nelle partite importanti come a esempio quella di Donetsk. Quello che stride con la realtà dei fatti è però la diversa opinione di giudizio tra Seba e Mirko. Perchè il primo se non segna viene subissato dalle critiche, malgrado abbia sfiorato di un’inezia la porta, o abbia creato varchi, o disegnato assist per i compagni? E’ stato dimostrato domenica dal montenegrino, che non bisogna per forza andare in gol per essere giudicati positivamente, solo che questo non avviene nel caso di Giovinco, dal quale si aspettano reti da prima punta. Sicuramente sta patendo la responsabilità di essere venuto dopo un “Totem” come Alex Del Piero, ma pian piano sta rispondendo sul campo, con forza e abnegazione, come ha mostrato in una partita decisiva come quella in Ucraina, dove la sua generosità ha permesso alla squadra bianconera di classificarsi prima nel girone di Champions e il meglio siamo sicuri che lo debba far ancora vedere. Ricordiamoci sempre quello che ha detto il Mister, che lo ha voluto fortemente riscattare dal Parma, per la sua capacità di saltare l’uomo, la sua rapidità e la sua imprevedibilità e si appresta a fargli giocare sia la partita di Coppa Italia che quella di campionato.
Diego Pedullà