PADOVANO JUVENTUS – L’ex centravanti della Juventus Michele Padovano, in un’intervista al Corriere dello Sport, afferma che per vincere non serve il top player. Ecco le sue parole: ”Non sempre, per vincere, è necessario un centravanti da 20-30 gol: si può sopperire con l’organizzazione di gioco. In quella Juve si correva tanto, noi attaccanti eravamo i primi a difendere, le azioni ci portavano tutti a rete: anche i centrocampisti e i difensori. Se i gol sono distribuiti, il risultato non cambia: conta la vittoria”.
La Juve di oggi si specchia nella sua…. ”Conte ha portato quel tipo di mentalità, la sua impronta tattica conduce più calciatori a finalizzare, è anche bravo a tenere sulla corda chi gioca meno. Da questo punto di vista, ci sono delle analogie: per il resto credo sia un calcio diverso, noi avevamo grandissime avversarie”.
Il suo vecchio capitano, può fare quindi a meno del top player?
”Assolutamente sì, non lo dico io ma i risultati: la sua Juve è prima in campionato ed è qualificata agli ottavi di Champions League. Ma poi, cosa si intende per top player? Non per forza deve essere un campione costosissimo: può anche essere sconosciuto che si inserisce perfettamente negli schemi oppure uno come Pirlo che davano per finito e fa la differenza”.
Marco Orrù