Juventus, Matri: ”Col Bayern abbiamo accusato il gol a freddo. Ma al ritorno…”

Alessandro Matri (getty images)

 

JUVENTUS MATRI – L’attaccante più in forma nel 2013 della Juventus è certamente Alessandro Matri. Lo stesso giocatore ha concesso un’intervista alla Gazzetta dello Sport. Ecco alcune della sue parole:

Sulla gara col Bayern: ”Il primo pensiero dopo la sconfitta? Il dispiacere per la sconfitta e la consapevolezza che il Bayern sia molto forte, come Barcellona e Real. Abbiamo provato a fare il nostro gioco, ma non ci siamo riusciti. Di sicuro non avevamo messo in preventivo di incassare un gol dopo una ventina di secondi. Quella rete ci ha scombussolato e intimorito. La gara di ritorno? Innanzitutto abbiamo bisogno di battere il Pescara: una vittoria ci darebbe fiducia e serenità. Per quanto riguarda il Bayern, il gap c’è: la squadra tedesca ha esperienza e grandi individualità. Ma sono convinto che gioco e organizzazione ci possano aiutare. Noi siamo consapevoli della nostra forza, nel calcio tutto è possibile e subito dopo la fine della partita di Monaco ci siamo rincuorati cominciando a pensare al ritorno. Ma anche all’Allianz Arena eravamo stati bravi a tenere dopo il gol a freddo. E il Bayern, pur avendo meritato la vittoria, ha segnato due reti abbastanza assurde”.

Sulle parole di Beckenbauer: ”Sono state dichiarazioni poco intelligenti. Gigi è il Messi o il Maradona dei portieri”.

Su Conte: ”Il mister non ha nulla da inventarsi per il ritorno. Dobbiamo lavorare e fare in campo quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni”.

Sul Pescara: ”Noi non abbiamo mai sottovalutato nessuno e non lo faremo nemmeno stavolta. L’unica cosa sicura è che dobbiamo vincere”.

Sulla volata scudetto: ”Abbiamo in mano un pezzo di scudetto. Sta a noi completare l’opera o buttarlo via. Dopo la partita col Pescara sfideremo Lazio, Milan e Torino: un calendario non facile”.

Sul suo futuro: ”Meglio fare il titolare da un’altra parte o essere uno dei cinque attaccanti alla Juve? Se mi sento importante, meglio restare qui”.

Sul top player: ”I campioni servono, ti danno una mano a vincere. Noi abbiamo due o tre campioni e poi un gruppo di giocatori che deve crescere ancora e confermarsi anno dopo anno. Io so che i gol contano, non ho mai capito piuttosto la continua ricerca mediatica del top player. Comunque ho avuto una grossa iniezione di fiducia prima di Natale: a Parma contro il Cagliari realizzai una doppietta. Quando segni ti scatta dentro qualcosa. Prima non ero spensierato, poi mi sono rasserenato. Lo sconforto è sbagliato, ma siamo tutti uomini”.

Marco Orrù

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