Juventus, dove è finita la forza del centrocampo?

Claudio Marchisio (Getty Images)

JUVENTUS CENTROCAMPO/ TORINO– All’inizio della stagione si pensava che alla Juve per fare il salto di qualità in Europa bastasse prendere un Top-player, ma dopo il doppio confronto con il Bayern è emerso uno scenario diverso. Al di là di un attacco inconsistente, che in parte era noto, nei quarti di Champions è stato il reparto di centrocampo a soffrire come non mai, ad eccezione del “Guerriero” Vidal che ha potuto però dare il suo contributo solo nella partita d’andata. Pirlo ha mostrato tutti i suoi limiti quando viene marcato in un certo modo e forse inizia ad accusare il peso degli anni, mentre Pogba ha fatto vedere tutte le sue doti, ma difetta ancora in esperienza a certi livelli. La delusione più grande è stata senza dubbio Claudio Marchisio. Il “Principino”, abituato a mettersi in luce in sfide di cartello, contro il Bayern è parso in una fase d’involuzione preoccupante in proiezione futura. Lui che dovrebbe essere il leader di questa squadra, che incarna la juventinità, è sembrato un giocatore spento, giù di tono, troppo insignificante per essere vero. Per il tipo di gioco che ha la Juve, dove non ci sono attaccanti da doppia cifra, la sua presenza è fondamentale, i suoi inserimenti possono scombinare qualsiasi schema degli avversari (che sono mancati terribilmente) e difficilmente quando il nostro canterano ha fornito un’ottima prestazione i bianconeri non sono riusciti a portare a casa i tre punti. Quindi ci auguriamo che il suo sia solo uno scadimento di forma che può capitare a chiunque e torni al più presto ad essere decisivo, magari già dalla partita contro la Lazio nel Monday night”.

Diego Pedullà

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