Fabrizio Miccoli, attaccante del Palermo, secondo quanto riporta ‘La Repubblica’, sarebbe stato raggiunto da un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Palermo. L’ipotesi di reato contestata e’ di estorsione e accesso abusivo a un sistema informatico. Avrebbe chiesto il recupero di un credito al figlio di un boss. Il quotidiano romano ha poi proposto alcuni stralci delle intercettazioni che inchiodano Miccoli il quale conversava amabilmente con alcuni malavitosi locali. Al telefono il leccese e il suo amico insultavano persino il giudice Giovanni Falcone: “Quel fango di Falcone” canticchiavano mentre sfrecciavano per le vie di Palermo. E al telefono davano appuntamento a un altro amico in modo davvero singolare: “Vediamoci davanti all’albero di quel fango di Falcone”. Indignata Maria Falcone, sorella del magistrato: ”Non ho aggettivi per qualificare Miccoli, anzi ritengo che non valga nemmeno la pena di spendere una parola. Che una persona dello sport e dello star system, che ha partecipato alle Partite del Cuore, quando dedicava i suoi gol proprio a Falcone e Borsellino, si esprima in quella maniera – aggiunge Maria Falcone – è davvero inqualificabile. Si vede – prosegue – che preferisce i boss alla legalita. Ha dimostrato – conclude – scarsissima sensibilità. Era meglio non partecipare a quelle manifestazioni”.
Marco Orrù