Aldo Spinelli e Giacinto Facchetti, presidenti rispettivamente di Livorno e Inter sarebbero stati giudicati colpevoli di aver violato l’articolo 1 del codice di giustizia sportiva che riguarda l’obbligo di lealtà dei tesserati: Luca Campedelli (presidente del Chievo), Massimo Cellino (presidente del Cagliari),Fabrizio Corsi (presidente dell’Empoli), Nello Governato (dirigente del Brescia), Sergio Gasparin(direttore sportivo del Vicenza), Rino Foschi (direttore sportivo del Palermo) e Luciano Spalletti (allenatore dell’Udinese). Il procuratore federale Stefano Palazzi consegna la relazione in merito ai fatti oggetto di indagine dell’inchiesta “Calciopoli bis” e chiarisce come sarebbero dovute andare le cose se non fossero maturati i tempi della prescrizione. Nel fascicolo si spiegano le ragioni della sentenza. La notizia più clamorosa e incredibile esce fuori quando Palazzi fa presente che nel 2006 l’Inter avrebbe dovuto essere deferita per illecito sportivo. A causa delle numerose telefonate che l’ex presidente dei neroazzurri Facchetti avrebbe fatto ai due designatori arbitrali di allora, Bergamo e Pairetto, nei giorni che precedevano le partite dell’Inter. Se non fosse intervenuta la prescrizione, si sarebbe configurata “una responsabilità diretta ad assicurare un vantaggio in classifica alla squadra, mediante il condizionamento del regolare funzionamento del settore arbitrale e la lesione del principio di alterità, terzietà, imparzialità e indipendenza in violazione del pre-vigente art. 6 del Codice di giustizia sportiva e oggi sostituito dall’art. 9”. Vale a dire, illecito sportivo. Che significa, nei casi più gravi, anche retrocessione. “Un attacco grave e assolutamente inaccettabile. Grave coinvolgere Facchetti, non c’è alcun elemento nuovo, tutto è stato già giudicato”. Queste le prime reazioni del presidente dell’Inter Massimo Moratti, che senza troppi giri di parole arriva a dire che “Palazzi ha sbagliato”. Di diverso colore le dichiarazioni dell’ex numero uno della Juventus,Giovanni Cobolli Gigli, che si augura che il Consiglio federale “prenda in seria considerazione tutto questo, con grande senso di responsabilità”. La società di Andrea Agnelli ha chiesto formalmente alla Federcalcio di riaprire il fascicolo che riguarda quella decisione. Vista l’impossibilita’ di riaprire le inchiesta, dovrebbe arriva la decisione dell’Inter di rinunciare alla prescrizione per poter riattivare l’iter della giustizia sportiva.
fonte “Il fatto quotidiano”
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