INTER-JUVENTUS PAGELLE / MILANO – Ecco le pagelle del match:
INTER
Handanovic 6: decisivo quando alla fine si oppone a Vidal su un colpo di testa che poteva valere il ko;
Campagnaro 6.5: soffre subito la verve di Tevez che gli costa il giallo, ma gioca a testa alta disputando un’ottima gara;
Ranocchia 6: dalle sue parti si muove Vucinic non in giornata, quindi il suo compito non è proibitivo;
Juan Jesus 6: prestazione di spessore, gioca con grande verve sul centro sinistra;
Jonathan 6: parte bene, ma poi si blocca;
Taider 6: mostra una buona personalità al cospetto dei Campioni d’Italia, andando anche al tiro impensierendo Buffon;
(67′ Icardi 7): sembra aver un conto aperto contro la Juve, quattro gol in tre partite e una rete messa a segno subito appena entrato in campo;
Guarin 6,5: qualche palla recuperata e qualcun’altra persa. L’alter-ego di Vidal, è uno in grado di fare sempre la differenza, sia con i suoi passaggi filtranti che con le sue incursioni in area;
Cambiasso 6: geometrie e grande carisma a centrocampo, sembra tornato quello di un tempo;
Nagatomo 6: si propone con la consuetà dinamicità sulla sua fascia di competenza, e dopo il gol di testa contro il Catania prova a trafiggere Buffon con una mezza girata al volo;
Alvarez 7: crea problemi quando si allarga. Insieme a Palacio prova scardinare la difesa bianconera e ed è fondamentale nel recuperare il pallone che manda in gol Icardi per il vantaggio nerazzurro;
Palacio 6,5: scatti e controscatti a cercare l profondità. Da lui ti puoi sempre aspettare la giocata risolutiva, ma è vita dura contro i “Big three” e non riesce ad andare al bersaglio;
All. Mazzarri 6.5: la sua squadra si copre per poi aggredire l’avversario, bella gara contro i Campioni d’Italia.
JUVENTUS
Buffon 7: pronti e via e subito si supera su Nagatomo con una prodezza delle sue e si ripete su un fendente di Taider da pochi passi;
Barzagli 7: che siano Alvarez o Palacio dalle sue parti non si passa. Malgrado soprattutto all’argentino conceda qualcosa sulla velocità, rimedia con l a sua ampia falcata e con l’esperienza;
Bonucci 7: non si fa mai sorprendere dagli attaccanti nerazzurri chiude bene sia di piedi che di testa. Non ha nessuna responsabilità sul gol di Icardi;
Chiellini 5: stava effettuando una buona partita prima dell’erroraccio sull’aggressione di Alvarez, ma un giocatore della sua caratura non può mettersi una disattenzione del genere;
Lichtsteiner 5,5: riceve un’ammonizione gratuita per compensazione da parte dell’arbitro e rischia subito dopo un doppio giallo. Conte non rischia e lo cambia con Isla a inizio di ripresa;
(46′ Isla) 5,5: non cambia il volto al match, andando spesso in difficoltà soprattutto in fase offensiva. Pesa sul giudizio un gol divorato sul finale;
Vidal 7,5: malgrado un problemino nel riscaldamento va in campo con la solita garra, e oltre che a farsi sentire in copertura, prova i suoi consueti inserimenti e uno di questi nel primo tempo per poco non gli frutta un rigore. Inizia male la ripresa sprecando una palla dopo un contropiede di Tevez con un tiraccio a lato. Si riabilita a 20 minuti della fine con il gran gol dopo un tocco con l’esterno del piede e tiro a seguire nell’angolino alla sinistra di Handanovic;
Pirlo 6,5: restituito dalla Nazionale ai suoi livelli di un tempo, dirige la squadra con la solita sicurezza, confezionando lanci a iosa per i propri compagni nella prima frazione di gioco. Nel secondo tempo soffre quando l’Inter prende il possesso del centrocampo e Conte gli risparmia gli ultimi 5 minuti;
(85′ Padoin) sv
Pogba 6,5: queste sono partite che non spaventano un giocatore come lui. Tra veroniche, inserimenti e palle recuperate il suo repertorio è di una completezza fuori dalla norma. Forse per la stanchezza perde una palla che stava avviando un contropiede pericolosissimo dei nerazzurri;
Asamoah 7: riesce a contenere le folate degli avanti nerazzurri, riuscendo a districarsi con maestria e a far ripartire la squadra ed è incontenibile nella serpentina e passaggio al centro per il pareggio di Vidal;
Tevez 7: è l’incubo della difesa nerazzurra e Campagnaro deve ricorrere alle maniere forti per fermarlo. Presente in fase offensiva, ma anche nel dar man forte a centrocampo. Si danna l’anima dal primo all’ultimo minuto sempre con grande lucidità;
Vucinic 5,5: non sfrutta a dovere un servizio di Tevez in avvio, ma pian piano rientra in partita sfoderando una buona intesa con Tevez a ritmo di colpi di tacco, ma alla lunga si spegne e viene sostituito da Conte;
(71′ Quagliarella) sv
All. Conte 6: prepara bene la gara, anche se alcune sue scelte rimangono un pò discutibili. Perchè mandare in campo Vucinic quando non è al meglio? Perchè ritardare i cambi? Perchè Padoin? La Juve esce senza danni dalla trasferta, ma sappiamo che può fare di più la nostra squadra.