TEVEZ JUVENTUS – Carlos Tevez, intervistato durante il programma di Italia 1 ‘Tiki Taka’ ha parlato delle sue origini in un quartiere malfamato di Buenos Aires, che alla fine si è rivelato la sua fortuna. Ecco lacune delle sue parole: ”Il Barrio mi ha insegnato cos’è la vita, è l’essenza di quello che sono – riporta Sportmediaset – Credo di aver avuto fortuna o un Dio personale per essere così oggi. Il mio sogno era quello di giocare a calcio e mi sono dedicato solo a questo. Nel Barrio c’era un pallone di stracci, mi ricorderò sempre che non aveva il cuoio, era solo fatto con la parte interna. La povertà e le altre cose brutte restavano fuori. Se oggi mi dicessero di andare a giocare una partita a Fuerte Apache, me la gusterei più di qualunque altra. Il barrio mi manca, anche oggi sono quello che ero nel mio quartiere, non sono cambiato. I segni sulla faccia? Un uomo è quello che ha dentro. Papa Francesco? Con lui vorrei parlare della mia infanzia. Mi farebbe felice”.
Marco Orrù