Firenze a fine primo tempo sembrava una pratica archiviata, una partita vinta senza neppure tanta difficolta’, l’ennesima dimostrazione di superiorita’. Firenze a fine gara e’ diventata un incubo, una giornata tutta da dimenticare. Il giorno dopo nessuno riuscira’ a spiegare il black out dei ragazzi di Conte, che in 15 minuti rovinano tutto cio’ che di buono erano riusciti a creare e costruire nei restanti 85. Conte per primo non riesce a capacitarsi, Barzagli e compagni non trovano le parole ne tantomento le motivazioni per giustificare la disfatta. E’ un weekend amaro. Bisogna prepararsi per la sfida piu’ affascinante di questo inizio di stagione contro il Real Madrid, in un tempio del calcio come il Bernabeu, come si fa? La Juventus non puo’ essere sparita in quel di Firenze, non si possono perdere certe convinzioni e certe caratteristiche dopo la tripletta di Rossi, assolutamente non e’ possibile. Forse gli schiaffi servono a questo, l’umilta’ e la cattiveria agonistica hanno contraddistinto la Juve targata Conte negli ultimi due anni, e devono tornare al piu’ presto ad essere il marchio di fabbrica di questa squadra, se si vuol continuare a vincere. Si va a Madrid senza alcune pedine e con qualche paura in piu’, paura mascherata da Conte che fa capire di rispettare il Real, ma di non temerlo. Rivoluzione tattica, si passa a 4 dietro, si rivede Caceres, Bonucci va in panca spazio a Ogbonna. Si entra in campo e la bolgia del Bernabeu potrebbe intimorire, ma stavolta no. La Juve c’e’ ed e’ pronta a dimostrarlo. Non sara’ il gol di Ronaldo a fermare le intenzioni bianconere che rispondono colpo su colpo, reagiscono e giocano alla pari se non meglio dei Galacticos. Anche l’espulsione di Chiellini, (inventata), non fa cambiare l’atteggiamento fatto di tanta personalita’ e tanta voglia di vincere, non cambiano inoltre la cattiveria di Vidal e Tevez, la classe di Pogba, le certezze di Pirlo, la Juve e’ questa e a Madrid se ne sono accorti. E’ vero si e’ perso e la qualificazione e’ a rischio, ma con una Juve cosi si puo’ sperare, ambire e credere nel miracolo, adesso si. Perche’ Firenze e’ stato uno schiaffo a quella Juve un po’ superba tinta di nero, perche’ Madrid e’ stata una bella prova di questa Juve caparbia e umile tinta di bianco..perche’ forse la Juventus, come la storia insegna, per essere bella e vincente ha bisogno del bianco e del nero, i veri colori di famiglia.
Remigare Giovanni
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