Totò Schillaci: ”Berardi un predestinato, ora viene il difficile”

Totò Schillaci (getty images)
Totò Schillaci (getty images)

 

SCHILLACI BERARDI JUVENTUS – Domenico Berardi come Totò Schillaci? Non stiamo parlando di un paragone tecnico, ma di come è avvenuta l’esplosione dei due. L’ex giocatore della Juve è stato l’eroe quasi per caso di Italia ’90, mentre Berardi potrebbe esserlo di Brasile 2014. Intanto, Schillaci parla del giovane del Sassuolo, a metà con la Juventus: ”ha bruciato le tappe perché è sulla bocca di tutti ed è già della Juve. Io arrivai alla Juve a venticinque dopo settanta gol messi a segno col Messina di Scoglio e di Zeman. Non gli darei grandi responsabilità, certo la sua impresa gli regalerà morale e fiducia e servirà per la sua crescita. Mi sembra un ragazzo equilibrato, basti pensare alle sue dediche. Una grande impresa anche se in questo momento la difesa del Milan fa acqua da tutte le parti. A mio nipote Francesco Di Mariano, un prodotto della scuola calcio Schillaci, indicato da tutti come un vero talento, ho detto: adesso comincia la fase più difficile e delicata. Non basta chiamarsi Francesco e avere il 10 sulle spalle per essere Totti. Lo stesso vale per Berardi e per il paragone che già si vuole fare con Del Piero. La carriera si costruisce con sacrificio e impegno. A Berardi auguro di non finire in una grande squadra e di restare in panchina. Ha bisogno di giocare, di preparare il salto di qualità. Che sia della Juve può diventare una garanzia a patto però che cresca e che abbia le opportunità. Intanto gioca nel Sassuolo che esalta le sue qualità, deve fare bene con questa società, cercando la salvezza”.

Marco Orrù

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