In una Juventus che affronta il Chievo rinunciando a Pogba e a Tevez vediamo i sostituti impegnarsi altrettanto.
Non apriamo polemiche relative a Sebastian Giovinco, benchè sia doveroso ricordare a tutti che lo scorso anno ha contribuito da protagonista allo scudetto e che anche se quest’anno “ha perso la poltrona” per l’arrivo dell’Apache è ancora parte integrante della squadra e certi spettacoli un pubblico bianconero dovrebbe risparmiarseli.
Ma è proprio l’assenza di due assi come quelli scritti sopra che alcuni bianconeri spingono il piede sull’acceleratore.
É degna di nota la prestazione di Kwadwo Asamoah ma non è lui il nostro migliore nonostante il suo eurogol. Arrivato dopo un anno senza reti, ci fa pensare di averlo ritrovato definitivamente. Ottima la condizione attuale del ghanese ma oggi il migliore è: Claudio Marchisio, il principino non ci sta e muove le gambe come se non fosse mai stato fermo in panchina, il sangue gli circola a 100km/h e lui non si ferma mai.
Al centro e a sinistra, poi in difesa, nelle penetrazioni è un maestro.
Arriva al gol anche lui con scatto felino si scaglia sul pallone e va a segno.
Per Marchisio, Giovinco come per Quagliarella ma anche per Simone Pepe in continua lotta con problemi muscolari, non è stato facile passare in secondo piano ma il calcio è anche questo e quando il campo chiama bisogna farsi trovare preparati.
Non sempre il numero 8 di Antonio Conte ha fatto la differenza ma grazie alla fiducia del Mister e della società è ancora qui per dimostrare e portare la Juventus alla vittoria e mettere di nuovo in cassaforte il suo vantaggio sulla Roma.
É sicuro che non possiamo fargli perdere la corona, il suo regno è Torino e ci auguriamo che non si parli più di esilio.
Roberta Caprioli