DICHIARAZIONI DE ROSSI SQUALIFICA SABATINI – Fin quando non si ammetteranno anche le cose palesi, le situazioni che non si possono contraddire perchè sono talmente evidenti, il calcio italiano non andrà mai avanti.
Il pugno di Daniele De Rossi a Mauro Icardi l’hanno visto tutti. Tranne l’arbitro. Ma ci può stare, nel groviglio di uomini. Non è sfuggito però alla prova televisiva, che ha squalificato il centrocampista della Roma per 3 giornate. Il ricorso per la riduzione di tale squalifica fatto dai giallorossi non è andato a buon fine.
Ma sentite come commenta l’episodio il Ds della Roma Walter Sabatini, che trasforma completamente la realtà: ”Per me il fatto non sussiste. So che non sono popolare per la cognizione della collettività: ma quello che ha fatto Daniele credo sia stato solo un eccesso tattico, una contromisura in un grappolo di uomini in area di rigore. Lui lo ha fatto troppo vivacemente ma non ha toccato con il pugno l’avversario. Non c’era alcuna cattiveria, la definirei furbizia. L’arbitro vede il grappolo di uomini ma non vede, perchè non c’è, il pugno. E’ una cosa eccessiva la conseguenza che si è configurata: mi è dispiaciuto. La televisione determina gli indirizzi, i pensieri e le decisioni: oggi siamo al loro servizio ma lì c’è stata la prima condanna del giocatore: per me è improprio, l’arbitro stava guardando. La prova televisiva si invoca quando l’arbitro non guarda. L’ho vissuta molto male questa cosa: nè dialettica, nè contraddittorio. Non penso mai ai complotti, credo in un calcio sano, stradaiolo: sono libero nei pensieri però vedo che la Roma è diventata l’oggetto presso le quali si applica la pena esemplare, la condanna esemplare. Una cosa sinistra. Non penso che nè questo club, nè questa città meriti questo trattamento”.