RASSEGNA STAMPA MARCHISIO JUVENTUS – Claudio Marchisio, nella sua intervista a Tuttosport, ha rassicurato tutti i tifosi bianconeri sul fatto che la Juventus non ha terminato di vincere col terzo scudetto consecutivo conquistato in questa stagione. Queste le sue parole: ”Se penso che davvero si debba temere l’avvicinarsi della fine di un ciclo? No, affatto: altro che ciclo finito! Emblematica è l’ultima partita: oltre all’obiettivo dei 102 punti, tra noi parlavamo dell’importanza di non subire gol per chiudere un altro anno con la difesa meno battuta. Queste son cose fondamentali, indicano che hai ancora tanta voglia di crescere: non si può parlare di ciclo finito! Poi si sente anche qualche personaggio che già gufa e dice che nel 2014-15 per noi sarà dura… E’ stata dura ogni anno. All’inizio non sembrava così semplice, poi però a giochi fatti tutti ammettevano: la Juve è la più forte, è normale che abbia vinto. Ebbene, cercheremo di ripeterci”.
Si parla poi della campagna europea bianconera: ”Sicuramente sì. La crescita è stata importante in questi due anni. Nel 2012-13 siamo usciti dalla Champions contro i campioni del Bayern: sicuramente hanno meritato, ma se andiamo a vedere, giocare contro una squadra così e andare sotto dopo 30 secondi non è facile nemmeno per il Real Madrid… Poi c’è c’è stata l’eliminazione col Galatasaray, però l’esperienza ci ha portato a fare partite importanti contro il Trabzonsoport, trasferta insidiosa, o contro il Lione. Idem col Benfica: per le occasioni, avremmo meritato noi di andare in finale. Poi si sa, nelle Coppe sono fondamentali i sorteggi. Il Malaga è arrivato in semifinale grazie a calendari più facili. Lo stesso l’Atletico Madrid: ha fatto una escalation importante ed è l’esempio da prendere. Ma serve
pazienza. Prendete Ferguson : l’altro giorno leggevo il suo palmarès: dopo il primo campionato vinto, ha impiegato dieci anni per conquistare la Champions… Alla fine la vince uno, eh”.
Poi si parla della stagione del Principino: ”Eh, dopo due stagioni tirate al massimo: scudetto, secondo, poi Europeo, Confederations, arrivi a fare pochissime vacanze e a dare tutto quello che hai. C’è stato questo infortunio ed è normale che la voglia
di tornare subito in campo era tanta, l’inizio di stagione era importante con la Roma che era partita fortissimo, le partite di Champions. E stare fuori non è mai facile. Dopo che sono tornato da questo infortunio ho avuto tre mesi dedicati non solo al recupero della forma fisica, ho avuto un problema importante… Non ho voluto che se ne parlasse sui giornali, non volevo tirarla fuori in quel periodo perché sembrava di andare a mettere le mani avanti col fatto che Pogba giocava più di me… Ma ho avuto due ulcere ai piedi: non riuscivo manco a mettere le scarpe da calcio… Ho fatto una cura massiccia, però ho sempre cercato di allenarmi, di andare in panchina, di entrare in campo e dare un contributo. Dopo le vacanze natalizie, passati questi problemi, fortunatamente è andato tutto a salire e per come è finita la stagione sono molto contento per come sto fisicamente e mentalmente per prepararmi a questo mondiale. Che voto mi dò? Non mi sono mai dato un voto. Né il primo anno, quando per qualcuno ero il centrocampista più forte d’Europa, né ora, né mai. Lascio fare agli altri”.