NEWS CONTE GILETTI – Ecco le parole di Massimo Giletti a Rtl 102.5 come raccolto dai colleghi di TuttoJuve.com: “Come ho appreso la notizia del cambio di allenatore? L’ho appresa prima perché ieri nel tardo pomeriggio ero con Buffon e l’ho appresa con lui. La reazione è stata di un grande dispiacere, di amarezza, ma quando un allenatore non firma un prolungamento dopo 3 anni di successi, sappiamo tutti che il 2015 sarebbe stata la fine tra i rapporti di Juve e Conte, vuol dire che qualcosa si era incrinato. Non penso di svelare niente di segreto, ma Conte aveva in mano un accordo col Milan e questo in casa Juve non è piaciuto e credo abbia portato a una situazione più complessa, Se aveva un pre-contratto col Milan? Non dico una roba estremamente riservata, ma ho le mie fonti, lo sanno in pochi. Credo che uno dei tanti motivi sia stato anche questo, la tensione dopo tre anni di successi, la voglia di andar via, di provare un’altra esperienza, di considerare difficile rivincere ancora con la stessa squadra aveva probabilmente spinto Conte ad essere trattato da altri personaggi importanti, leggasi Milan. È curioso che Conte dovesse andare al Milan e ora la Juve prenda l’ex Milan Allegri, è un intreccio degno di Kafka, io penso che chiunque arrivi, in questo caso Allegri, avrà delle grandi difficoltà perché si trova a sostituire quello che ha fatto risorgere la Juventus perché il 60-70% del successo di questa squadra è dovuto alla grinta e alle capacità tecnica di Conte. Anch’io scontento dell’arrivo di Allegri? Io ho un rapporto personale con Conte molto profondo, quindi sono parte interessata, dico che comunque la Juve ha sempre resistito al di là dei nomi e degli allenatori e a questo dobbiamo aggrapparci. Poi mi domando quale Juve? È una squadra da costruire, molti nomi in uscita, altri in entrata, un allenatore che non decide i nomi da acquistare quindi si troverà una squadra con nomi già decisi. È tutto molto difficile, una strada in salita ed è un grande peccato. Se ho sentito Antonio Conte. Ci sentiamo spesso ma non dirò mai quello che ci diciamo”.