Calciomercato, Passarella su Pereyra: “Ha i colpi di Di Maria”

Roberto Pereyra - Getty Images
Roberto Pereyra – Getty Images

CALCIOMERCATO PASSARELLA PEREYRA / TORINO – Roberto Pereyra ha parlato Daniel Passarella come riportato da Tuttosport.com: “Quando divenni presidente del River Plate Pereyra stava lasciando la società. Riuscii a convincere lui e il suo procuratore a rimanere e firmare un contratto di tre anni. Già allora però ero consapevole che non lo avrei potuto trattenere a lungo e che prima o poi si sarebbe imposto in Europa “.

In quale partita del River Plate ha capito che Pereyra avrebbe fatto strada?
“Non ce n’è una particolare, ma i segnali erano chiari”. 

Un aneddoto? 
“Non mi viene in mente nulla, anche perché all’epoca Pereyra era un ragazzino. Non abbiamo mai avuto problemi, ci limitavamo ai saluti. Roberto era un ragazzo che parlava poco. Lui non è di Buenos Aires, viene dalla provincia. Venderlo comunque non fu semplice: speravo di trattenerlo un altro anno”.

Quanto è diverso il Pereyra dell’Udinese da quello del River?
“In Italia è maturato molto. Guidolin ha svolto un grandissimo lavoro, è riuscito a far emergere tutto il talento che il ragazzo ha sempre posseduto. Roberto è un centrocampista speciale, di quelli che nel calcio di oggi sono sempre più rari”. 

Già, esterno, mezzala, trequartista. 
“E’ duttile, ma soprattutto abbina due qualità importanti: dribbling e rapidità”.

Chi le ricorda? 
“Sinceramente i paragoni non mi piacciono mai troppo, anche se…”

Anche se…
“Diciamo che Pereyra ha qualcosa di Vidal e in alcuni colpi mi ricorda Di Maria”.

Spieghi pure. 
“Come Di Maria è molto bravo a tagliare il campo e inserirsi. Per il resto sono diversi: uno è destro e l’altro sinistro”.

In quel River c’era anche il gioiellino Lamela, pure lui nel mirino della Juventus.
“Erik e Roberto si completano. Lamela è un giocatore di abilità e Pereyra è funzionale”.

Il trasferimento di Pereyra alla Juve è questione di ore: stupito?
“Per niente, era scritto che sarebbe arrivato anche in un grande club europeo. La Juve difficilmente sbaglia un acquisto. I dirigenti bianconeri hanno visto giusto anche stavolta”. 

E’ molto ottimista.
“Lo sono perché conosco il ragazzo. Alla Juve migliorerà ulteriormente. Ha solo 23 anni e i margini per crescere sono ampi”.

Giocare accanto a Pirlo è anche più semplice, no? 
“Ovvio. Ma i benefici saranno reciproci. Il ritmo e il dinamismo di Pereyra gioveranno anche a Pirlo, gli allungheranno la carriera”.

Alla Juventus Pereyra troverà un altro argentino: Tevez.
“E giocare vicino a Carlitos gli farà bene. Tevez un è grandissimo giocatore, un campione con le palle”.

Ma il suo delfino Alejandro Sabella, ct dell’Argentina, lo ha ignorato al Mondiale. Qualcuno sostiene che la finale contro la Germania sarebbe stata diversa con Tevez in campo.
“Tevez è fortissimo, ma Sabella al Mondiale ha fatto bene: criticare le convocazioni non ha senso. Alejandro ha portato l’Argentina in finale ed è stato anche sfortunato, Agüero non era al massimo”. 

Quello visto alla Juventus è il miglior Tevez di sempre?
“Difficile stabilirlo. Secondo me Carlitos può diventare ancora più forte”.

Tevez riuscirà a trascinare i bianconeri al successo in Champions?
“Può farcela. E’ un vincente”.

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