NEWS PAROLE DI EVRA – Patrice Evra ha risposto alle domande dei tifosi bianconeri via Twitter. Ecco quanto riportato da Tuttosport.com:
Che sensazione hai avuto quando hai firmato? Come ti sentivi?
«Ero felice perché sapevo di venire in un grande club e una grande famiglia con bella storia».
Il migliore con cui hai giocato?
«Ryan Giggs, è una leggenda e ha mantenuto le sue qualità per tutta la carriera».
Com’è stato ritrovare Carlitos Tevez?
«Per me @carlitos3210 è come un fratello. Quando l’ho rivisto è come se non ci fossimo mai lasciati».
Che piacere è giocare con Andrea Pirlo?
«Lo chiamo il Maestro perché può inventare un passaggio da qualsiasi zona e raggiungerti».
Quale leggenda francese juventina ammiri di più?
«Direi Zidane, ma anche Henry, Platini… Ce ne sono stati così tanti che è difficile scegliere».
Preferisci giocare a sinistra come terzino nel 4-3-3 o più alto nel 3-5-2?
«Ho iniziato la mia carriera con il 3-5-2, ma ho giocato a lungo con la difesa a quattro. Posso fare entrambi i sistemi».
Quali differenze e quali somiglianze hai trovato tra due grandi club come la @juventusfc e il @ManUtd?
«Sono due club con grande storia e entrambi hanno un unico obiettivo, vincere sempre. La differenza? La lingua…».
Il tuo italiano, dopo tanti anni, è sempre perfetto, come mai?
«Il mio agente è italiano, la mia famiglia sta a Milano e parlo indifferentemente le varie lingue».
Come vedi la Juve e il calcio italiano nei prossimi anni? Possiamo tornare ai fasti di 20-30 anni fa?
«Il calcio italiano può risollevarsi. Serve impegno certo, ma c’è la Juve, che fa da traino per tutto il movimento».
Qual è il tuo piatto italiano preferito?
«Penne all’amatriciana, una delizia».
Cross di Evra e gol di testa di Llorente: pensi possa essere una combinazione vincente di questa stagione?
«Può essere un’arma importante. Per me giocare insieme e crossare per un giocatore come @llorentefer19 è un piacere».
Come hai visto i fan in Indonesia?
«Ci hanno accolto alla grande, ho cercato di fare più foto possibili con loro».
C’è stato un attaccante difficile da marcare nel corso della tua carriera?
«Il più difficile da marcare… sono io. Se non sto bene chiunque può creare problemi. Se sono in forma non temo nessuno».
Come si sta a Sydney?
«Mi piace, è veramente una bella città. Lo scorso anno sono stato allo zoo e ho fatto la foto con i koala».
Patrice, cosa ti ha detto Pogba di Torino (città) e della Juve?
«Mi ha detto che Torino è bella, si vive molto bene e la gente è tranquilla. Della Juve? Che lavora per vincere tutto».
Con chi sei in stanza?
«Beh, con Tevez: non potrebbe essere altrimenti!».
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