NEWS JUVENTUS AGNELLI CONTE / TORINO – Ecco le parole rilasciate da Andrea Agnelli e riportate da Tuttosport.com a margine dell’inaugurazione dello Juventus Club DOC MotoGP: “Obiettivi della Juventus? Lo sport è spietato, il nostro obiettivo è continuare a vincere. Addio di Conte? Mi ha fatto piacere vedere Antonio sulla panchina della nazionale, è un allenatore di qualità. Quello che c’era da dire sul fatto che ci siamo lasciati a metà luglio è già stato detto e non c’è nulla da aggiungere. Conte ha avuto la possibilità di andare a guidare l’Italia, è stato cercato per questo ruolo e mi fa ancora un grandissimo piacere. L’ho sentito subito dopo la nomina per fargli un grandissimo in bocca al lupo perché lo merita. E un in bocca al lupo lo merita anche Andrea Pirlo che veste la maglia azzurra ed ha avuto la possibilità di alzare una Coppa del Mondo a Berlino, il sogno di ogni calciatore. A Conte e alla squadra italiana non posso augurare tutta la fortuna possibile a partire dagli europei 2016. Nazionale? In campo con la nazionale comanda Conte, di questo ho pochi dubbi. La parte tecnica della squadra Lotito non la guarda nemmeno con la mano sinistra. La sua presenza con la squadra credo sia più interessante per i giornalisti come cronaca che non come attività. Claudio Lotito è un consigliere federale che si è speso molto in fase di campagna elettorale per il presidente Tavecchio, hanno ottenuto la presidenza federale e hanno un progetto di sviluppo del calcio italiano. L’auspicio è che portino avanti quel lavoro lì anche perché il calcio italiano ha un grande bisogno di riforma. Il lavoro che deve svolgere Lotito è difficile. Addio di Montezemolo? Da parte mia credo che vada fatto un profondo ringraziamento al lavoro che ha fatto Montezemolo nei 40 anni nei quali ha collaborato con la Ferrari anche come direttore sportivo, poi da Presidente firmando dei successi incredibili. Le attività degli ultimi anni sono note. Passiamo dal mondiale del 2008 di Raikkonen alla discesa di questi anni. L’anagrafe poi vale per tutti. Quando si inizia un processo di rinnovamento che deve riguardare il medio e lungo periodo è giusto che si questo passi attraverso nuove persone. Vale anche per la Ferrari non essere nostalgici ma guardare al futuro in maniera costruttiva con delle leadership che verranno presentate strada facendo. Poi spero che la Ferrari e la Juventus vincano assieme magari già l’anno prossimo, da una parte il mondiale e dall’altra la Champions League. Chi lavora nello sport non può porsi l’ambizione della vittoria. Lo sport su questo punto di vista è spietato sia nel campo di calcio che in pista. Quando il pilota chiude la visiera o il giocatore allaccia gli scarpini l’unico obiettivo che viene in mente è quello di vincere“.
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