PALLOTTA ROMA – Il Presidente della Roma James Pallotta ha concesso un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato di vari argomenti tra cui quello legato alla sfida contro la Juventus. Queste alcune delle sue parole: ”Le gare con Cska e City mi hanno fatto capire che non ci sono differenze così profonde con gli altri club d’élite. Se penso poi che la gara di Manchester l’abbiamo giocata senza 6-7 giocatori, non posso che sentirmi bene. Stesso discorso con la Juve, una squadra forte, tra le più forti sotto il profilo tecnico. Ma abbiamo giocato al loro stesso livello, se non forse meglio, anche lì con tanti giocatori fuori per infortunio, gente del valore di Strootman, De Rossi, Astori. Tutti giocatori decisivi. E allora mi chiedo: come non potrei essere fiducioso?. Allo Stadium domenica è successo quello che può succedere in tanti altri stadi: in Europa, in Italia, a volte anche negli Stati Uniti. È facile trovare 5-6 mele marce quando ci sono 50 o 60 mila persone che assistono ad una partita. Ma lo spettacolo di tifo dentro lo stadio è stato bello, sia per quanto offerto dai nostri tifosi che dai loro. Nessuna delusione, quindi? Ovvio che sì, prima di tutto per il risultato. A Torino per fortuna non c’è stata la guerra mondiale, ma solo una partita con degli errori arbitrali. La sconfitta non ci rende mai felici ma va accettata. Da società, staff e tifosi. Anche perché la squadra ha dato il 100%, sono molto orgoglioso dei miei ragazzi. Anche se poi qualcosa che mi ha deluso davvero in realtà c’e. Quello che è successo dalla parti della nostra panchina: penso agli insulti a Ljajic e Strootman o agli schiaffi ai ragazzi dello staff. Questo non va bene, non è sport. Ma quello che è successo non vuole dire che tutto questo sia la Juventus, ma soltanto che c’erano proprio quelle 5-6 mele marce. Quella gente lì deve essere messa fuori dagli stadi, restarci fuori e non tornarci mai più. Non esistono altre strade. Per me siamo anche più forti della Juventus, questo ci ha detto la sfida di domenica, nonostante alla fine sia arrivata una sconfitta. E’ una Roma da scudetto? Possiamo vincerlo, certo, io ci credo. Ci possono essere errori arbitrali esattamente come ci sono gli errori dei giocatori, vanno accettati. Ma a Torino non ho mai avuto l’impressione di essere inferiore alla Juventus. E avrei avuto la stessa idea anche se Totti avesse calciato fuori il rigore o Gervinho non avesse fatto quell’assist per Iturbe. Siamo molto forti, con tanto talento. E possiamo solo migliorare: molti dei nostri ragazzi giocano insieme da appena un anno, i loro stanno insieme da molto più tempo”.
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