MONTERO JUVENTUS – Paolo Montero ha da poco iniziato la sua avventura da allenatore del Penarol, club glorioso del campionato uruguaiano. Ma non dimentica mai il suo passato bianconero. In questa intervista a Tuttosport parla un po’ di tutto: ”Io sono un allenatore ad interim. La dirigenza è stata chiara con me. E con tutti. A dicembre ci saranno le votazioni per eleggere il nuovo presidente del Penarol. E lo sapete come sono fatto: non sono il tipo che va a chiedere contratti. Sono rispettoso. Non mi è piaciuto nemmeno arrivare ad allenare il Penarol in questo modo, dopo le dimissioni di una persona che stimo come Fossati. Il sogno futuro è quello di allenare la Juve? Sono concentrato sugli obiettivi immediati. Già il Penarol è un sogno. E’ il club che mi ha dato la possibilità prima di giocare e poi di allenare. Non voglio correre troppo avanti con i pensieri. Magari sì, un’amichevole allo Stadium col mio Penarol sarebbe davvero emozionante”.
Montero parla poi dell’attuale Juve e di Tevez: ”Allegri ha cambiato dal 3-5-2 al 4-3-1-2 o 4-3-2-1? Anche al Milan schierava la difesa a quattro. Sono lontano per giudicare, ma probabilmente ha voluto aggiungere uno stimolo per aumentare ancora di più la forza. Auguro ad Allegri tutto il bene possibile. Anche i miei figli sono tifosissimi della Juve come me. Siamo distanti, ma cerchiamo di guardare tutte le partite. Gli idoli dei miei ragazzi sono Buffon, Pirlo e Tevez. L’Apache in quale delle mie Juve sarebbe stato più utile? I campioni non ci mancavano, ma uno come Carlitos poteva stare in tutte le mie squadre. Nella finale di Champions del 2003? Di sicuro il suo spirito avrebbe fatto comodo. Lo dico perché l’ho anche marcato in alcuni Uruguay-Argentina. E’ uno dei più tosti: cattivo, concentrato. Segna tanto. E non conosce la paura”.