PRIMO PIANO JUVENTUS-INTER MANCINI / TORINO – Ecco l’Inter di Mancini:
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus, D’Ambrosio; Hernanes, Medel, Kuzmanovic; Kovacic; Palacio, Icardi. All.: Mancini
DIFESA – Un reparto che può contare su uomini di spessore, partendo dal portiere Handanovic, forte sia tra i pali che nelle uscite (soprattutto basse), ma che anche una grande fama di para-rigori. Campagnaro, che sulla fascia destra garantisce una buona spinta, ma anche una buona solidità difensiva, mentre a sinistra sono da temere le pericolose incursioni di D’Ambrosio. Ranocchia, dopo anni vissuti nell’anonimato sembra ritornato quello sicuro ai tempi del Bari quando giocava in coppia con Bonucci, mentre Juan Jesus è un’ottima spalla, forte fisicamente, dotato di una discreta tecnica e abile nel gioco aereo. Mancini non potrà contare sulla forza propulsiva e la personalità del giapponese Yagatomo, impegnato in Coppa d’Asia, ma potrà disporre del brasiliano Dodò.
CENTROCAMPO – In mezzo Hernanes dovrebbe essere preferito a Guarin, con il colombiano (mancato acquisto bianconero) che potrebbe subentrare nella ripresa a sparigliare le carte, grazie alla capacità di inserirsi da dietro o di andare alla conclusione da fuori. Mentre sicure saranno le presenze del mediano Medel, per garantire equilibrio al reparto e dell’interno Kuzmanovic, con Kovacic che agirà da trequartista, ma che potrebbe anche spostarsi lateralmente a partita in corso nel caso di un cambio di modulo.
ATTACCO – Mancini potrà avvalersi delle prestazioni del neo acquisto Podolski, ma difficilmente lo manderà in campo dal primo minuto. Così in avanti è pressochè scontata la coppia Icardi-Palacio, che grantiscono forza fisica, tecnica e velocità, ma in panchina scalpita l’ex bianconero Osvaldo, che potrebbe essere la carta a sorpresa del tecnico neroazzurro. Da non trascurare nemmeno il possibile ingresso del giovane attaccante Bonazzoli, che quando ha avuto la possibilità di andare in campo ha mostrato le sue qualità.
MANCINI – Un tecnico già vincente, di personalità e capace di far giocare le sue squadre con vari moduli, partendo sempre però dalla difesa a quattro, a differenza del predecessore Mazzarri che aveva come “dogma” la difesa a tre. Mancini non è un tecnico per cui ci si possa stropicciare gli occhi, ma è molto pragmatico e capace di dare un certo equilibrio. Le squadre da lui allenate difficilmente ti mettono sotto, ma sono complicate da battere come si è dimostrato nel doppio confrontro tra Juventus e Galatasaray, con i bianconeri di Conte che sulla carta erano nettamente superiori, ma non sono riusciti a spuntarla sui giallorossi del tecnico jesino.
PUNTI FORTI – Compattezza di squadra, capacità di sfruttare le poche occasioni che gli si concedono. Il bomber Icardi, che quando vede bianconero si esalta.
PUNTI DEBOLI – Fatica a fare gol, dotata di poca fantasia e con pochi ricambi validi a disposizione
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