JUVENTUS NAPOLI – La Juventus domani al San Paolo di Napoli sarà senza tifosi. Tutto questo dopo la decisione del Prefetto di Napoli di chiudere il settore ospiti arrivata al termine di una clamorosa vicenda. Il 30 Dicembre era stata comunicata la data della riunione dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni per discutere delle misure di sicurezza inerenti a questo match, prevista per il 2 gennaio. A questa gara si era dato un rischio 4, dunque elevato. Per il Napoli era stato designato Giovanni Frasca, il Supporter Liaison Officer, ovvero l’addetto ai rapporti con la tifoseria. Peccato che quel giorno il signor Frasca non si è presentato all’appuntamento ufficialmente perchè ‘malato’. Invece si è poi scoperto che era presente al San Paolo per i festeggiamenti dei tifosi con la squadra per la vittoria della Supercoppa Italiana, con quell’allenamento aperto a 40mila persone.
A quel punto si è stati costretti a chiudere il settore ospiti. La Juventus si è sentita giustamente presa in giro dal club azzurro, visto che si sapeva benissimo e per tempo la data di quella riunione. Il sospetto è che è stato fatto di proposito, anche se lo stesso club azzurro si è difeso attraverso la pubblicazione di questa nota: ”La decisione di chiudere la parte inferiore del settore ospiti e di destinare quella superiore per iniziative di legalità con divieto di vendita dei tagliandi ai non residenti nella Regione Campania, anche ove in possesso della Tessera del Tifoso, è stata assunta dal Prefetto di Napoli, condividendo la valutazione del Ministero degli interni che ha reputato la gara ‘connotata da profili di rischio massimo. Il Napoli è totalmente estraneo alla suddetta valutazione ed alla decisione che ne è conseguita. E’ inoltre del tutto inaccettabile ricevere dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni, tramite la Lega Nazionale Professionisti Serie A, nella mattinata del 31 dicembre una convocazione riguardante una riunione indetta per la mattina del 2 gennaio, avente ad oggetto la sicurezza di una gara di calcio cosi’ importante. Ciò detto, la mancata partecipazione del rappresentate della S.S.C. Napoli alla richiamata riunione convocata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive non ha avuto nessun effetto, ne mai avrebbe potuto averne, rispetto al provvedimento adottato dal Prefetto di Napoli. Il Napoli auspica che per il futuro tali problematiche vengano affrontate con un adeguato anticipo, di almeno 30 giorni, e non solo una settimana prima della disputa dell’evento”.
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