NEWS CASSANO TIKI TAKA – Ecco le parole di Antonio Cassano a Tiki Taka: “Non posso che star meglio, ho rescisso il contratto dopo una decisione di tutta la notte, ho deciso che dovevo chiudere il rapporto non con la gente o i giocatori ma con la presa per il culo di sette mesi. Sono stanco e ho deciso di lasciare stare tutto. Sto rinunciando a quattro milioni, è una cosa brutta da dire perchè c’è chi fa fatica a mangiare. La cosa brutta è che molte persone che guadagnano meno che da sette mesi, un anno non prendono niente. Domani vi paghiamo domani. Poi non sappiamo cosa fare. Io sono arrivato a un limite e non ne voglio più sapere con questa situazione di agonia da luglio. Abbiamo perso l’Europa League e va bene, abbiamo preso punti di penalizzazione e va bene, non ci pagano da luglio. Sono dispiaciuto per i giocatori che hanno sofferto con me. Sono dispiaciuto per la gente che non ci ha mai rotto le scatole. Avrei fatto la B. Cosa è cambiato? E’ arrivata una nuova società con progettualità e non si è avverato niente. Sono stanco e ho preso decisione. Ho fatto questo non con una squadra per accasarmi, no lascio tutto vince la dignità e non i soldi. Il mio procuratore mi ha portato l’America, per me il calcio è serio. Se devo andare a Dubai o in America ci vado a quaranta anni quando non ce la faccio più. Io sto bene per fare un calcio importante. Se non arriverà niente aspetterò giugno, se non arriverà niente posso anche appendere le scarpe al chiodo. Per me è facile avere una dignità perchè non ho bisogno di soldi. Se non avevo i soldi magari non ci rinunciavo. Ho la fortuna di averli. Quel ragazzo lì piangeva per la situazione, mi dava consigli positivi e chiedeva un confronto. Io gli ho detto che non lo sapevo. Non ci sono state minacce, è stato molto educato. Cosa strana nel calcio contemporaneo. Dopo 16 sconfitte ti sono venuti a parlare con educazione e con calma. Da quando sono andato via spero di tornare alla Sampdoria, ma adesso mi sembra ridicolo dire che ho chiuso col Parma per andare da qualche altra parte. Da quando ho firmato la rescissione sono sereno, mi sono tolto da un’agonia che non ne volevo più sapere. Aspetto con calma, se arriverà qualcosa di bello bene altrimenti me ne farò una ragione e starò fermo. Ho detto tante volte ai miei compagni il mio pensiero. Lucarelli ha detto noi che ogni persona era libera di fare quello che pensava. Nessuno mi ha detto che era stupito, hanno detto che se l’aspettavano. Stasera ho invitato sto sfigato di Lodi, visto che sono sette mesi che anche lui piange è venuto qui che gli dispiace tanto. E’ mio amico e mi è vicino. La mia vita non è il calcio, ma i miei figli e mia moglie. Poi a livello lavorativo il calcio, se devo stare con certa gente non mi interessa e allora vado in vacanza per i prossimi 20 anni”.