News, Tevez: ”Vinco tutto alla Juve e poi torno a casa mia, al Boca”

Carlos Tevez (getty images)
Carlos Tevez (getty images)

TEVEZ JUVENTUS – Carlistos Tevez ha concesso una lunga intervista a Tuttosport dove ha parlato anche del suo futuro, ribadendo che al termine del suo contratto con la Juventus (giugno 2016) lascerà l’Italia e tornerà in Argentina, nel suo Boca Juniors, per chiudere la carriera. Queste alcune delle sue parole: ”Quale sarà il mio futuro? L’ho già detto più volte, il discorso per me è chiuso. Quando ho firmato per tre anni con la Juve, ho detto fin dall’inizio, anche alla società, che quello sarebbe stato il mio ultimo contratto prima di tornare al Boca. Ma nessuno ha commentato nulla. In seguito ho detto le stesse cose, compreso il fatto che a fine contratto sarei tornato a casa. Il problema è che quando non c’è notizia, si cerca di tirarla fuori. Prima, però, voglio vincere tutto qui”.

L’Apache parla anche della maglia numero 10 appartenuta a Del Piero: ”La maglia numero 10? La casacca numero 10 della Juve, per la sua storia, sarà sempre di Del Piero. Io, però, difenderò questa maglia fino alla morte, perchè quando la indosso non penso ad alcun numero. Penso, piuttosto, allo stemma della Juventus, che in Italia è grande. Mi dà piacere indossarla e pensare che la responsabilità più grande è difendere lo scudo della Juve, non semplicemente la maglia”.

Due parole sulle differenze tra Allegri e Conte: ”Non mi piace fare distinzioni. Di sicuro, sono tecnici diversi l’uno dall’altro. Conte lavora molto a livello psicologico, ma anche Allegri “allena” le motivazioni. E’ cambiato il mio modo di giocare, perchè Conte faceva giocare le due punte sempre vicine e non voleva che io arretrassi tanto. Con Allegri ho una maggiore libertà d’azione: vuol dire che quando la squadra deve difendersi ci si difende, mentre in attacco ho più libertà di muovermi e svariare dove voglio”.

Infine, un suo parere sul possibile acquisto di Osvaldo: ”Ho letto che la Juve ha voglia di prenderlo e che c’è interesse nei suoi confronti: è una prospettiva che mi fa felice, perchè Osvaldo è un mio grande amico, gli voglio bene e mi piacerebbe che tornasse da noi. La nostra è un’amicizia nata l’anno scorso, prima non lo conoscevo. Semplicemente si tratta di un’amicizia vera, che cresce pure fuori dal campo, tra le famiglie. Penso che lui sia un ragazzo buono, che ha il sangue più caldo degli altri. Ecco perchè fa ciò che sento in un determinato momento, poi magari se ne pente, anche se in ritardo. Magari deve imparare a controllarsi un pò”.

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