News, Tevez: “La Juve è la mia seconda casa. Dortmund? Pronti a combattere”

Carlos Tevez (getty images)
Carlos Tevez (getty images)

NEWS JUVENTUS TEVEZ / TORINO – L’attaccante della Juventus, Carlitos Tevez, ha rilasciato un’intervista in esclusiva al quotidiano “El Pais” in cui si racconta. Ecco quanto riportato in merito su Tuttosport.com: “Della mia infanzia non vorrei cambiare nulla, mi ha aiutato a essere quella persona retta che sono diventato, con i giusti valori. La strada mi ha insegnato a essere uomo. Il mio idolo? Volevo assomigliare a Maradona, ma era impossibile,  così optavo per Batistuta. L’ho incontrato di recente, ha problemi alla caviglia e al ginocchio, per le infiltrazioni. I tatuaggi? quello che ho sulla schiena l’ho visto in Vaticano. Ci ho messo un anno a farlo, tra mille sessioni e un sacco di dolore. Papa Franceso? Ah, è speciale.  Obiettivi? Vincere il campionato con la Juve e andare più avanti possibile in Champions. Mestiere dell’attaccante? In Italia è più difficile che in Argentina e in Inghilterra, perchè qui c’è la tattica, e le difese a cinque. La vita in bianconero? La Juve è la mia seconda casa, mi trattano bene, dal presidente in giù. Cerco di restituire l’amore che mi danno con il mio lavoro sul campo. Eredità del numero 10? Non mi pesa la maglia di Del Piero. Esperienza al City? dopo aver litigato con Mancini volevo smettere, ma ho sbagliato e pagato. Differenze tra Allegri e Conte? Con Allegri ho più libertà, chiede di rimanere in posizione fissa solo quando si difende, mentre in fase d’attacco puoi svariare e inventare. Conte amava giocare con due punte molto bloccate. E’ un vincente, con lui era impossibile rilassarsi un secondo, né in allenamento né in partita. Il Dortmund? Mentalmente e fisicamente quest’anno siamo preparati, abbiamo più esperienza e siamo pronti a combattere. Pirlo? E’ un piacere giocare con lui.  Il compagno più divertente? Simone Pepe; il più burbero è Lichtsteiner. Ritorno in patria? Tutta la mia famiglia ha la passione per il Boca. Giocare e vincere con loro è stato come realizzare un sogno. Andare a vedere il Boca  c’è sempre gioia al di là del risultato. Rapporto con Messi in nazionale? Siamo sempre andati d’accordo e ora mi sento parte del gruppo”.

Gestione cookie