PRIMO PIANO JUVENTUS CHAMPIONS / DORTMUND – Il Borussia Dortmund, malgrado gli infortuni che l’hanno falcidiato durante l’anno, arriva in buone condizioni alla sfida di ritorno di Champions contro la Juventus. I tedeschi, se non contiamo la sconfitta coi bianconeri, viene da 5 vittorie e 2 pareggi tra Bundesliga e DFB Pokal, in cui ha totalizzato 15 gol a fronte di solo 4 subiti. Il rientro di giocatori fondamentali come Reus e Hummels hanno dato più equilibrio alla squadra, che ha subito una vera e propria trasformazione rispetto a quello che ci aveva abituato in passato il tecnico Klopp. Ossia una squadra capace di segnare a raffica, ma molto deficitaria in difesa, e vulnerabile di fronte alle ripartenze delle avversarie. Gli ultimi due 0-0 contro Amburgo e Colonia non sono una buona notizia per la Juve di Allegri, perchè se il risultato non si sbloccherà presto i gialloneri potrebbero tentare il tutto per tutto nei minuti finali, e spinti dal loro caloroso pubblico cercheranno il gol che li qualificherebbe al prossimo turno. Bisogna dire, altresì, che se in campionato il Dortmund ha subito la bellezza di 31 reti (pari a quelle segnate) nel girone di Champions (vinto con autorità) ne ha incassate appena 4 e realizzandone ben 14. Il Borussia si presenterà allo scontro decisivo in buona forma fisica, ma sarà priva di alcuni elementi cardine. Infatti se ci sarà Subotic rispetto all’andata, non saranno sicuramente della partita gli esterni Piszczek e Grosskreutz, probabilmente il regista Sahin, ed è in forte dubbio anche la presenza del trequartista cercato dalla Juve, Mkhitaryan. Nella zona nevralgica del campo dovrebbero agire il turco Gundogan (tra i più in forma) e il redivivo Kehl, che da poco ha compiuto 35 anni. Solo in attacco ci sarà l’imbarazzo della scelta, con Reus, Aubameyang e Immobile che dovrebbero comporre il tridente che scenderà in campo dall’inizio. Per concludere i ragazzi di Klopp arrivano alla sfida dell’anno con poche alternative nei cambi, ma il gioiello Reus (scampato all’ennesimo infortunio) è in grado di creare seri grattacapi a qualunque difesa.
Diego Pedullà