News, Champions, Sacchi: “Conte ha costruito bene. Da Allegri mi aspetto il salto in Europa”

Arrigo Sacchi (getty images)
Arrigo Sacchi (getty images)

NEWS CHAMPIONS BORUSSIA DORTMUND-JUVENTUS / MILANO – L’ex tecnico del Milan e della Nazionale, Arrigo Sacchi, ospite nello speciale di Canale 5 in diretta dall’Iduna Park, ha espresso un suo parere sulla delicata sfida di ritorno tra il Dortmund e i bianconeri alla luce delle parole rilasciate in conferenza stampa da Allegri: “Lui ha spiegato poco, ma se è vero che giocherà con 4 invece che con 5 dietro dà un bel segnale. Perchè cinque vuol dire partitre con tre difensori centrali, contro un solo loro attaccante. Quindi bene che vada hai tre uomini contro uno, il chè vuol dire che tu hai perso due uomini in un’altra parte del campo. Il calcio è uno sport di movimento, non statico, altrimenti giocherebbe ancora Rivera. Il Borussia Dortmund non sta vivendo un buon momento, questa per la Juventus è una partita di  importanza straordinaria. Perchè la Juventus che sta dominando da quattro anni in Italia, che ha vinto meritatamente grazie a Conte e alla società che sono riusciti in breve tempo a trasformare un gruppo squinternato in una squadra vincente. Allegri sta portando avanti il discorso di Conte e lo fa bene, in più ha l’opportunità di fare quello in cui Antonio non è riuscito, cioè trasformare una squadra dal valore nazionale a una dal valore internazionale, con tutti i vantaggi d’immagine, economici, che una società può avere. Pogba protagonista? E’ ancora giovane, ma è sicuramente un protagonista. La Juventus deve giocare da protagonista l’attendismo significherebbe lasciare l’iniziativa all’avversario, che è un avversario claudicante che non sta bene, io l’ho vista sabato contro il Colonia, ha perso vivacità e voglia di stupire, dove il pressing occultava i difetti difensivi di questa squadra. Le ripartenze, che sono le specialità delle italiane,  se le fai dalla tua area è lunga,  ma se le fai dalla tua metà campo o addirittura da quella avversaria ci arriva anche Tevez che non ha un gran passo. Klopp ad allenare da noi? L’Italia è un paese che non ha pazienza, che sconfina anche nell’odio. Miglioreremo, ma non abbiamo ancora capito che una vittoria senza merito rimane solo negli almanacchi, ma non aiuta a crescere, mentre il passo che dobbiamo fare è quello di andare in campo per vincere, convincere e divertire“.

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