Post-Partita, Juventus-Genoa, Allegri: “Il Monaco è sottovalutato”

Max Allegri - Getty Images
Max Allegri – Getty Images

POST PARTITA JUVENTUS GENOA ALLEGRI / TORINO – Ecco le parole di Massimiliano Allegri a Sky Sport a fine gara: “Non c’è niente di scaramantico, a fine partita vado sempre dentro gli spogliatoi. Credo sia giusto lasciare ai ragazzi i meriti. Tutto questo che stiamo facendo gran parte del merito è loro. Con la società, credo che sia una base importante e solida, stiamo facendo un’ottima stagione. Cerchiamo di finire al meglio e di raggiungere una semifinale di Champions che sarebbe davvero un qualcosa di importante. E poi chissà cosa accadrà. Il Monaco è una squadra molto sottovalutata da tutti. Difendono molto bene, fanno densità e hanno ottimi velocisti. Bisognerà fare una partita molto buona e stare attenti. Abbiamo un pò di impegni, ci penseremo poi. I centrocampisti che speriamo di recuperare è Pirlo dopo la sosta, Sturaro è recuperato ed è entrato con l’attenzione giusta così come Matri. Siamo pronti per affrontare il finale di stagione cercando di ottenere più risultati utili possibili. Quando arrivi a un quarto di finale te la devi giocare con tutti. Visto che dicono che la Juventus sia stata fortunata, non esiste bisogna solo giocare bene. Abbiamo fatto un ottimo girone e un ottimo ottavo. Le altre squadre si devono preoccupare a incontrare la Juventus. Il campo ci dirà quanto siamo bravi. Ora pensiamo al campionato e alla Coppa Italia. Non abbiamo vinto lo Scudetto, non siamo alle semifinali di Champions e non siamo fuori dalla Coppa Italia. L’annata va molto bene, ma dobbiamo portarla a termine bene. Abbiamo recuperato un giocatore fondamentale come Andrea Barzagli che ci permette di fare molte cose e di far riposare giocatori come Bonucci che hanno giocato sempre. Ci permetterà di gestire le partite con più soluzioni. La differenza tra i giocatori normali e i campioni si vede come si muovono tra le linee anche senza correre molto. Tutti i giocatori sono importanti, Pepe ha fatto bene, così come Matri e Sturaro. A calcio se te ne mancano tre o quattro non si può piangere, scenderà qualcun’altro in campo e in qualche modo dobbiamo fare”.

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