Juventus-Udinese: i bianconeri di Colantuono

Stefano Colantuono (Getty Images)
Stefano Colantuono (Getty Images)

PRIMO PIANO JUVENTUS-UDINESE COLANTUONO – L’Udinese di Colantuono sarà la prima avversaria di campionato della Juventus, e cercherà di mettere in difficoltà la nuova squadra di Allegri. Vediamo reparto per reparto gli elementi a disposizione del club friulano e la probabile formazione:

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Karnezis; Hertaux, Danilo, Piris; Edenilson, Bruno Fernandes, Iturra, Badu, Adnan, Thereau, Di Natale.

DIFESA – Karnezis sarà chiamato a difendere la porta friulana, un portiere che concede poco allo spettacolo, ma si mostra sicuro e concreto tra i pali e nelle uscite. in panchina il mister può contare anche sul promettentissimo Meret, già convocato in uno stage nella Nazionale di Conte. I tre del reparto arretrato dovrebbero essere Hertaux, forte soprattutto nelle palle alte, dove si rende spesso pericoloso anche in area avversaria, andando anche in gol. Il brasiliano Danilo, solido fisicamente e con una buona tecnica di base sia con i piedi che con la testa, diventato il vero punto di riferimento dopo la partenza di Benatia (insieme al veterano Domizzi). Terzo di sinistra dovrebbe agire l’ex romanista Piris, ottimo in fase di spinta, ma non irreprensibile in fase difensiva. Non tante le seconde scelte, con Colantuono che potrà contare solo sul vetrano Pasquale, il giovane Neuton e il possibile partente Widmer.

CENTROCAMPO – Dopo le partenza di Allan, le chiavi del centrocampo per la nuova stagione sono state affidate a Guillerme, che però mancherà contro la Juve per un infortunio patito in allenamento. Allora nei 5 a partire da destra dovrebbe agire l’esterno ex Genoa, Edenilson, che si è distinto per la sua facilità di corsa  e le sue prepotenti accelerazioni. Al suo fianco ci sarà l’estroso Bruno Fernandes, dotato di tecnica e portato a inserirsi con facilità in zona goal. Al centro è ballottaggio tra il giovane e possente Iturra e il capitano Pinzi, mentre l’altro interno di centrocampo sarà Badu, ghanese dal moto perpetuo che non disdegna di farsi vedere nei pressi della porta, ma veloce nel ripiegare in fase difensiva. Esterno di sinistra sarà Adnan, giovane iracheno dal sinistro potente e preciso che in patria soprannominano il Bale asiatico. Il greco Kone è l’alternativa a disposizione del tecnico, in grado di garantire corsa, accelerazioni, e conclusioni potenti dalla distanza. Mentre l’ex milanista Merkel potrebbe  essere inserito a partita in corso per dare respiro a uno tra Guillerme , Pinzi o Iturra. Ancora non dovrebbe essere pronto il centrocampista brasiliano, ex Roma, Marquinho, appena acquistato in questa sessione di mercato.

ATTACCO – Ormai da anni l’Udinese si affida al “vecchietto” Di Natale, che con la sua tecnica e imprevedibilità è in grado di mettere in ambasce qualsiasi difesa. Al suo fianco dovrebbe essere scelto Thereau, abile nel gioco di sponda e forte di testa sia in attacco che a protezione della difesa in occasione di calci d’angolo e punizioni delle avversarie. Pronti a dare il loro contributo saranno l’ex Napoli Zapata, ancora un po’ a corto di condizione, e l’uruguaiano Aguirre, messosi in luce nelle amichevole estive.

COLANTUONO – Tecnico molto preparato, ma sottovalutato dalle grandi squadre. Nel corso della sua carriera ha saputo evolversi nelle proprie tattiche di gioco, ma sempre conferendo alla sua squadra personalità e capacità nel saper leggere le varie situazioni di gioco. Da tecnico dell’Atalanta prediligeva utilizzare un 4-4-2, che in fase difensiva si trasformava in 4-4-1-1, con la sola punta centrale a sobbarcarsi il compito di far salire la squadra, ma in passato ha anche adottato sistemi di gioco più offensivi, come il 4-3-1-2 o il 4-3-3. Con l’Udinese è passato al 3-5-2, che si trasforma in un 5-3-2 nella fase di non possesso palla, con gli esterni abili nel ripiegare a protezione della difesa. Le caratteristiche delle squadre che allena Colantuono, indipendentemente dai moduli, sono un pressing asfissiante e la capacità di saper ribaltare l’azione velocemente anche contro avversari con qualità superiori. E’ difficile scardinare le difese del tecnico romano e la sua duttilità tattica gli consente di scegliere il modulo in base al materiale  a sua disposizione.

Diego Pedullà

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