ESCLUSIVA MENTAL COACH HERNANES – A Torino non lo sanno in molti, ma il nuovo calciatore acquistato nell’ultimo giorno di mercato Hernanes si avvale del prezioso aiuto di un mental coach. Figura ormai molto in voga anche nel calcio negli ultimi anni ha preso il palcoscenico soprattutto con le tante situazioni che hanno visto protagonista Leonardo Bonucci passato da giocatore di buon livello, ma con qualche amnesia di troppo, a vero top player proprio in seguito del supporto di Alberto Ferrarini. Hernanes ormai da tempo viene seguito da Sandro Corapi, professionista in questo campo da oltre trent’anni che l’hanno fatto diventare uno dei top nel campo del coaching e della motivazione. Tra i suoi successi c’è la preparazione di quella famosa finale di Coppa Italia del 2013 che vede prevalere la Lazio sulla Roma in un derby che nessuna delle due tifoserie potrà mai dimenticare.
Abbiamo intervistato in ESCLUSIVA proprio Sandro Corapi per capire qualcosa di più sia sulla figura di Hernanes uomo che su quella proprio del mental coach:
Sandro, l’Hernanes calciatore lo conosciamo tutti ci puoi dire qualcosa sull’Hernanes uomo?
“Hernanes è un professionista serio tutto casa, lavoro e fede. E’ veramente uno di quei professionisti esemplari nel suo lavoro”.
Potrà sopperire a livello di carisma alle partenze di Vidal, Pirlo e Tevez?
“Posso dirvi che sicuramente è un calciatore molto carismatico, che trascina la squadra in campo. E’ un piacere vederlo giocare. Sarà inoltre d’esempio per i molti giovani che ci sono alla Juve”.
All’Inter come mai non è riuscito a esplodere?
“Nella fase iniziale Hernanes ha avuto qualche problema fisico. Certo non ha sentito la giusta importanza nei suoi confronti, tanto che era arrivato Shaqiri per sostituirlo. Questi però non ha avuto la forza interiore di Hernanes. Il calciatore ha sempre lavorato sodo e Mancini quando l’ha inserito poi non ne ha potuto fare più a meno. E’ stato leader in ogni sua prestazione”.
Qual è il suo vero ruolo?
“Non entro in aspetti tecnici. Lui ha detto che si sente trequartista, l’avete sentito tutti. Penso che giocherà in quel ruolo nella Juventus”.
Quando l’ha sentito l’ultima volta? Cosa le ha detto del trasferimento alla Juventus?
“Dovevamo vederci lunedì scorso. Stavo rientrando e l’ho chiamato. Mi ha subito detto se avevo sentito le ultime news che stava andando a parlare con il suo agente e c’era la possibilità concreta di andare alla Juventus. Io non lo sapevo e quando me lo ha detto sono rimasto scioccato positivamente. Gli ho detto di farsi sentire quando sarebbe stata definitiva la decisione. La sera mi ha mandato un messaggio vocale nel quale mi ha detto con grandissimo entusiasmo che era fatta”.
Cosa significa la parola Juventus a questo punto della sua carriera?
“E’ sicuramente un passo in avanti importantissimo per lui”.
Che acquisto è per la Juventus?
“E’ un acquisto straordinario sia per le qualità professionali che per quelle personali”.
Ci racconta qualcosa in più sul mental coach? Come funziona la preparazione dei ragazzi?
“Ogni mental coach segue la sua strada, battendo le piste in cui crede. Fuori dal campo si creano le condizioni giuste per dei focus sulla concentrazione, sulla gestione delle emozioni, sull’attenzione e sulla reattività in alcuni aspetti importanti sia mentali che fisici. E’ molto importante la concentrazione, ma non ci scordiamo l’aspetto tecnico. Perchè il nostro lavoro è tutto sulla prestazione e per far sì che questa possa migliorare”.
Matteo Fantozzi
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