ESCLUSIVA MICELI – Abbiamo intervistato in ESCLUSIVA Francesco Miceli Cardiochirurgo presso Iclas SRL a Rapallo e collaboratore presso GVM Care & Research. Ha studiato Cardiochirurgia presso l’Università Claude-Bernard di Lione e all’Università Magna Grecia di Catanzaro. Inoltre è un grandissimo tifoso della Juventus:
Cosa è successo di preciso a Lichtsteiner dal punto di vista medico?
“A Lichtsteiner e’ stata diagnosticata la sindrome di Wolff-Parkinson-White, una patologia della conduzione del ritmo cardiaco che determina episodi di tachicardia (battito accelerato), e’ una patologia non rarissima che colpisce statisticamente 1 persona su 400 circa. Il nostro ritmo cardiaco e’ determinato da stimoli elettrici che partono da una zona sull’atrio del cuore e si trasmettono al ventricolo attraverso una struttura detta “fascio”, il “fascio di His”. La sindrome di WPW colpisce soprattutto maschi (70% ) in eta’ giovanile. Tutti noi, prima di nascere, abbiamo dei “fasci” in più che scompaiono dopo la nascita, tuuttavia, in alcune persone possono persistere anche altri fasci. Queste vie accessorie possono causare episodi di tachicardia”.
Cos’è un’aritmia e come si cura?
“La tachicardia (battito accelerato) può portare il cuore a battere fino a 250 volte al minuto in modo disordinato, non ritmico ( per questo si dice aritmia). Nei vasi peggiori, si può innescare un’aritmia maligna detta “fibrillazione ventricolare”, causa di morte cardiaca improvvisa( per questo esistono i defibrillatori a bordo campo)”.
Si parla di un’assenza di un mese? Ma davvero un calciatore dopo un intervento così può tornare in campo dopo solo un mese?
“Il trattamento definitivo della sindrome di WPW è la distruzione della via accessoria inserendo una sonda da un vaso sanguigno del paziente che arriva fino alla zona del cuore dove ci sono queste vie o “fasci” anomali e, usando un termine poco tecnico, bruciandoli risolve il problema ( il termine tecnico della procedura è “ablazione”.Se efficace, la patologia a questo punto è risolta, il rientro può essere abbastanza rapido. Per la guarigione 30 giorni sono sufficienti, segue poi un periodo di osservazione ma l’attività agonistica può essere ripresa senza problemi (ovviamente monitorando attentamente l’attività cardiaca)”.
Potrebbe condizionare il suo futuro questo problema?
“Nessun problema per la futura carriera di Lichtsteiner , esiste una percentuale (5%) di persone che non guariscono dal problema ma se la procedura e’ andata a buon fine, il problema è risolto. Ti aggiungo che durante queste aritmia i sintomi sono affanno e facile affaticabilita’……..il nostro “pendolino Svizzero” potrebbe tornare quindi più forte di prima….“
Matteo Fantozzi