Juventus-Atalanta, chiave tattica del match

Massimiliano Allegri (Getty Images)
Massimiliano Allegri (Getty Images)

SERIE A JUVENTUS-ATALANTA CHIAVE TATTICA / TORINO – La Juventus che si presenterà allo Stadium per la sfida contro l’Atalanta dovrà sfruttare l’opportunità di accorciare sull’Inter, che è stata fermata sul pareggio a Palermo e su Fiorentina e Roma, attese dallo scontro diretto. Allegri, sotto il mirino della critica per il poco utilizzo di Dybala, non potrà più sbagliare scelte di formazione e la Juve dovrà stare attenta a un Atalanta che si presenta a Torino forte dei suoi 14 punti (5 in più dei bianconeri). Il tecnico toscano avrà a disposizione l’intera rosa (fatta eccezione per Caceres e Lichtsteiner) e per una partita d’attacco potrebbe puntare sul 4-3-3, con “La joja” finalmente in campo; la sorpresa potrebbe essere rappresentata da Sturaro difensore destro, per far rifiatare lo strepitoso Barzagli delle ultime due partite, mentre un Cuadrado molto stanco potrebbe essere sostituito da Pereyra.  La formazione titolare dovrebbe essere Buffon; Sturaro, Bonucci, Chiellini, Evra; Khedira, Marchisio, Pogba; Pereyra, Dybala, Morata. Allegri potrà riproporre per la seconda volta consecutiva il centrocampo titolare, con Marchisio che contro il Borussia è sembrato in crescita di condizione, ma ancora lontano dai suoi standard abituali, e di cui la squadra non ne può fare a meno. Pogba (in lenta ripresa), e Khedira dovranno coprirgli i fianchi, ma cercando anche di inserirsi nell’area avversaria, o scoccare il tiro dal limite. In avanti Dybala e Morata dovranno affinare l’intesa (interrotta dal mancato utilizzo dell’argentino), che non può far altro che crescere, mentre Pereyra dovrà dare segnali importanti, cercando l’uno contro uno in fase offensiva, ma senza trascurare la fase difensiva. Ci si aspetta una Juve che cercherà di chiudere la partita già al primo tempo, calcolando anche la stanchezza di Champions che potrebbe farsi viva nella ripresa, mentre l’Atalanta che schiererà un 4-3-3 mascherato cercherà di chiudere tutti gli spazi e ripartire in contropiede. Il tecnico degli orobici, Edy Reja, proporrà davanti al portiere Sportiello una difesa a 4, composta da Masiello, Toloi, Paletta (rientrante dalla squalifica) e Dramè. Dall’esterno senegalese potrebbero arrivare grossi grattacapi per la retroguardia juventina, grazie alla sua velocità e buona tecnica, mentre sui calci piazzati sono da temere moltissimo i due centrali difensivi. Il centrocampo sarà a specchio rispetto a quello bianconero, con De Roon a contendere le chiavi del gioco a Marchisio, con il giovane Grassi e Cigarini (che dovrebbe essere preferito a Kurtic) che graviteranno rispettivamente nelle zone di Pogba e Khedira. Pinilla (top scorere dalla squadra con 3 gol) sarà il perno avanzato, che sarà supportato da due furetti come Moralez e il Gomez, pronti ad attaccare, ma anche a rientrare a protezione della difesa, soprattuto con il “Papu” abile nel fare le due fasi e galvanizzato dal gol realizzato direttamente su calcio d’angolo nella partita contro il Carpi. Dalla panchina la Juve potrà contare su un Cuadrado, che anche se stanco entrando a partita in corso con le squadre allungate potrebbe trovare grandi spazi. Mentre l’arma in più di Reja potrebbe essere “El Tanke” Denis, centimetri e forza fisica al servizio della squadra, ma ttenzione al “baby” Monachello, che si è messo in luce nelle ultime uscite dell’Under 21, con gol e assist.

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