Deschamps a tutto campo: ”Ecco la cura per Pogba. E che rimpianto aver lasciato la Juve…”

Didier Deschamps
Didier Deschamps (Getty Images)

DESCHAMPS JUVENTUS POGBA – Lunga intervista al Ct della Nazionale francese Didier Deschamps da parte del quotidiano Tuttosport. Tanti gli argomenti trattati con l’ex calciatore e l’ex allenatore della Juventus. Non si poteva iniziare se non con Paul Pogba: ”Paul una star? Siete voi che lo trattate così. E’ un grande giocatore, è giovane, fuori dal campo piace alla gente, ai ragazzi per il modo di vestire, il look, i capelli. E fa parlare, nel bene o nel male. Il personaggio esiste solo attraverso il giocatore. Lui è un gran giocatore. Se fa bene in campo può fare altre cose, l’unica verità è quella del campo. Trequartista? So benissimo che lui non è un numero 10, non è una seconda punta e io gli lascerò sempre la possibilità di andare avanti, però un centrocampista deve fare anche un lavoro difensivo. Forse non è quello che gli piace di più, ma è importante per la squadra. Voi gli fate cambiare squadra ogni giorno, doveva cambiare l’estate scorsa e invece non è partito. Ho anche sentito dire che è stata una mia responsabilità. No, è stata una sua scelta personale. Sicuramente un giorno andrà via, in un certo momento, ma non so quando…”.

Poi Deschamps parla del suo passato bianconero: ”Le mie dimissioni da allenatore della Juve? E’ andata così. L’ho rivisto Jean Claude Blanc, ora è direttore generale del Psg, ci parliamo di nuovo. E’ stata una scelta mia, un errore mio, sul momento pensavo fosse una decisione giusta, ma comunque non ho rimpianti. Sul momento era l’unica scelta giusta secondo me, col tempo si pensa, si ripensa e si riflette. Non voglio tornare sugli argomenti che mi hanno spinto a prendere questa decisione, ma mi rendo conto che il mondo del calcio non ha capito e non poteva capire. L’ho pagato, perché a livello internazionale si domandavano come mai uno che riporta la squadra in A se ne va. Magari questi dirigenti, queste persone hanno avuto delle risposte sbagliate. Resta comunque qualcosa che fa parte della mia esperienza. Non si può vivere nel passato. Sono molto orgoglioso di quello che ho fatto come giocatore. Da allenatore, sono arrivato in una condizione molto difficile in Serie B e ho riportato la Juve in A. E’ stata una annata sportivamente e umanamente molto positiva. Purtroppo non è finita come immaginavo. Ma è stata una scelta mia”

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