”Zitto Gigi, non capisci un c…”. Ecco un estratto della nuova autobiografia di Conte

Antonio Contee Gianluigi Buffon (Getty Images)
Antonio Contee Gianluigi Buffon (Getty Images)

CONTE BUFFON JUVENTUS – Nella giornata di oggi esce ‘Metodo Conte’, la nuova autobiografia di mister Antonio Conte, scritta col giornalista di Sky Alessandro Alciato. Il quotidiano Tuttosport oggi in edicola ha pubblicato un piccolo estratto davvero interessante che riguarda il periodo dell’allenatore salentino come tecnico della Juventus. Era il maggio 2014, vigilia dell’ultimo match di campionato contro il Cagliari. La Juve aveva vinto già da un pezzo lo scudetto, ma c’era da centrare il record di punti in Serie A. Alla vigilia della sfida c’è stato un alterco davvero incredibile tra il mister e Gigi Buffon, portavoce della squadra.

Ecco l’estratto: ”Il giorno successivo si sarebbe giocata l’ultima partita della stagione, in casa contro il Cagliari, e Conte rimuginava. […] “Dobbiamo entrare nella storia, più di 100 punti in Italia non li ha mai conquistati nessuno. E pure in Europa…” […] Quindi, quello Juventus-Cagliari non poteva essere preso sottogamba. Mentre Conte è seduto in sala video con gli altri giocatori, entra Buffon con Marotta: “Mister, scusi un istante, il direttore vuole fare chiarezza sulla questione dei premi da pagare alla squadra, dopo la vittoria dello scudetto”. Non l’avesse mai detto, Buffon. In quei cinquanta metri quadrati si è scatenato l’inferno. Una furia di improperi rabbiosi, all’apparenza non giustificata dal momento. Conte si è messo a urlare, posseduto dal demonio di una possibile sconfitta o, ancora peggio, di una probabile pancia piena: “Mi avete rotto! Rotto, capito? E adesso andate tutti fuori dalle palle. Fuori, non voglio più vedervi. Fuori, ho detto!”. “Ma, mister…”. “Zitto Gigi, da quella bocca non deve più uscire una parola. Non me lo far ripetere. Proprio da te non me lo sarei mai aspettato. I premi… Ma pensa te, ’sti stronzi […] Gigi, tu sei il capitano. E non capisci niente di niente, anzi diciamolo proprio, tu non capisci un cazzo. Sei una delusione, una sconfitta appena apri la bocca. Tu come tutti questi altri deficienti”.

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