ESCLUSIVO/ Prof. Antonio Romagnolo: “Marchisio è forte, tornerà in campo molto presto”

13062651_10209817950155929_1236062536_oINFORTUNIO MARCHISIO ROMAGNOLO – La Juventus si avvicina al suo quinto scudetto consecutivo, tricolore che i compagni dedicaranno quasi certamente a Claudio Marchisio. Il principino bianconero, dopo l’infortunio al legamento crociato, è stato operato e sta iniziando il cammino verso il ritorno in campo, previsto per l’inizio della prossima stagione. Dopo aver ascoltato, nei giorni scorsi, il Dottor Luciano Marchese, che ci ha spiegato nel dettaglio l’infortunio di Marchisio, oggi la redazione di juvelive.it ha avuto il piacere di intervistare, in esclusiva, il Prof. Antonio Romagnolo, uno dei migliori giovani preparatori atletici nel panorama calcistico italiano e non, infatti, è stato ultimamente nello staff di Giovanni Tedesco in squadre militanti nel camponato Maltese quali: Floriana e Birkirkara, mettendosi in mostra per talento e grande conoscenza professionale nel settore. Con lui cercheremo di capire quanto tempo passerà prima di rivedere Marchisio in campo e se l’infortunio potrà condizionare la sua carriera. Ecco le dichiarazioni del Prof.Romagnolo al microfono del nostro Remigare Giovanni:

Prof. Romagnolo, Marchisio, nei giorni scorsi, è stato operato al legamento crociato, tra quanto lo rivedremo in campo?

“Sono ottimista sul recupero di Marchisio, questo perchè già in passato giocatori della Juventus, che hanno subito un infortunio del genere, hanno recuperato in tre mesi, ultimo caso quello di Quagliarella.  Bisogna però precisare che i tempi di recupero possono essere variabili, tutto dipende sia dal giocatore e da eventuali complicazioni, ma posso dire che Marchisio è fortunato, lo staff della Juventus è davvero all’avanguardia e credo che i sei mesi di cui si parla in questi giorni non saranno rispettati, penso che in quattro mesi Marchisio potrà tornare in campo.”

Tra quanto tornerà a correre il numero 8 della Juventus?

“Tendenzialmente un calciatore professionista dopo due mesi potrebbe tornare a correre, naturalmente tutto dipende dal decorso del dopo operazione e dalla forza mentale del giocatore stesso. Più precisamente si può riprendere a correre al secondo mese iniziando con la corsa in linea, nel periodo precedente, invece, si dovrà lavorare obbligatoriamente per il recupero della mobilità articolare, recupero di un corretto schema del passo, recupero del tono e del trofismo muscolare.”

Dopo la corsa, si torna a lavorare sulla parte muscolare…

“Ogni mese di lavoro ha un obiettivo, questo per raggiungere il recupero totale. Un lavoro di rinforzo muscolare fa parte degli step di recupero, ma bisogna inizare a farlo già prima dell’operazione, nei giorni precedenti all’intervento, questo sempre se il calciatore non ha dolori. Dopo il secondo mese ci sarà un rinforzo più attivo, si iniziano i lavori di catena cinetica chiusa, con un carico che va pian piano aumentato, camminando con trazioni elastiche e altri esercizi simili, tutto fatto in maniera progressiva. Cosa molto importante è che il calciatore, anche dopo il pieno recupero, continui il lavoro di mantenimento muscolare e faccia molta propriocettiva, questo per non cadere vittima di altri infortuni.”

L’età di una calciatore conta per il recupero da un infortunio del genere?

“L’età conta certo, ma maggiormente conta la componente genetica. Due calciatori di 31 anni, ad esempio, che hanno subito lo stesso infortunio e lo stesso percorso, non è detto che possano avere lo stesso recupero. Marchisio ha 30 anni e anche se ha un corpo abbastanza “usurato” dalle tante partite nelle gambe non avrà problemi a recuperare, leggermente diverso sarebbe stato se avesse avuto 35, 36 anni.”

L’aspetto psicologico può avere un ruolo fondamentale?

“Assolutamente si. La mente fa tanto, ed essere forti di testa per affrontare il recupero da un infortunio del genere, può essere fondamentale. Marchisio non avrà assolutamente problemi da questo punto di vista, poichè mi ha dato l’impressione di un ragazzo ottimista e forte. L’aspetto mentale, dicevo, può essere fondamentale anche per il futuro, proprio perchè tornando a giocare bisogna farlo senza la paura di farsi male.”

Giovanni Remigare

 

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