ALVARO MORATA 8,5
Attaccante classe ’92, normolineo, destro naturale, ma bravo anche col sinistro; baricentro normale, dotato di buona tecnica, forte di testa e con una forza fisica esplosiva. Può giocare da prima o seconda punta, mentre non è adatto a giocare come attaccante esterno quando deve sobbarcarsi un lavoro difensivo in copertura non indifferente. Imprendibile quando parte in progressione palla al piede, anche se a volte si intestardisce nell’azione personale peccando di egoismo; infatti spesso è stato rimproverato da Allegri di giocare a testa bassa. La sua stagione non è iniziata nel migliore dei modi, per via di un infortunio, problemi sentimentali, per l’esplosione di Dybala e per l’importanza tattica di Mandzukic, ma pian piano è tornato quel giocatore che aveva entusiasmato lo scorso anno nelle notti di Champions. In Coppa ha molto deluso nella fase a gironi, sprecando delle occasioni nella sfida decisiva col Siviglia che un attaccante di razza come lui non può fallire. Ma quando la posta si alzata, ovvero agli ottavi contro il Bayern Monaco ha mostrato tutto il suo valore: nella partita di andata (entrato a 15 minuti dal termine) ha regalato a Sturaro l’assist per il pareggio, mentre nel ritorno schierato dall’inizio da Allegri ha sciorinato tutto il suo bagaglio tecnico e fisico, tagliando come una lama nel burro la difesa bavarese, andando in gol (ingiustamente annullato) con un pallonetto di gran classe e subito dopo rendersi autore di un preciso assist sul gol di Cuadrado per il momentaneo 2-o, che poi venne sfortunatamente ribaltato ai supplementari con un clamoroso 4-2. Se purtroppo le sue prodezze non sono servite per far andare avanti la Juve in Champions, decisivi sono stati alcuni suoi gol in campionato (7 in totale), come il gol su rigore che ha chiuso la sfida di ritorno contro l’Inter, la doppietta nel 4-1 nel derby di ritorno e il gol che ha in pratica certificato la vittoria dello Scudetto nel recente match contro la Fiorentina. Ma il suo apporto è stato notevole anche per il percorso in Coppa Italia che ha visto i bianconeri guadagnarsi la Finale contro il Milan: due assist per Zaza nel derby col Torino e la doppietta nella semifinale d’andata contro l’Inter. Un giocatore di grande valore tecnico e morale, che non ha mai fatto polemiche nonostante il poco impiego di mister Allegri, che ha mostrato un grande attaccamento al club, ai compagni e ai tifosi. Lo spagnolo ha ancora ampi margini di miglioramento e il prezzo per ricomprarlo dal Real Madrid non è eccessivo, quindi Marotta e Paratici dovranno fare di tutto per non lasciarselo sfuggire.
Diego Pedullà