Come ogni fine stagione che si rispetti, ecco il pagellone. Cominciamo con i portieri:
GIANLUIGI BUFFON 10 – Cos’altro aggiungere ad un voto così e ad una stagione come questa di SuperGigi? Gli aggettivi sono finiti. Lui è stato straordinario. L’uomo decisivo per lo scudetto bianconero. Ci ha messo la faccia nei momenti più duri ad inizio stagione, e da lui è arrivata la scossa decisiva dopo la sconfitta di Sassuolo, match spartiacque della stagione juventina. Da lì in poi sono state prestazioni da 10 in pagella per Buffon. Si ricorda la parata su Glik nel derby, ma è solo una delle tante spettacolari di tutta la stagione. E che dire del record di imbattibilità? Con 973 minuti senza subire gol ha superato Sebastiano Rossi in questa speciale classifica, record che resisteva da più di 20 anni. Da Cassano il 10 gennaio a Belotti il 20 marzo. Due mesi, 11 partite senza subire gol consecutivamente. Un record. Ennesimo successo di una carriera straordinaria. Infinito.
NETO 6 – Siamo stati molto combattuti per il voto del secondo portiere. Poteva essere sufficiente come insufficiente il suo voto. Come poteva anche essere non giudicabile. In campionato una sola presenza, contro il Frosinone all’andata, una vita fa. Una prestazione peraltro con alcune macchie. Poi più nulla. Solo Coppa Italia. Dove nemmeno qui è stato sempre impeccabile. Un infortunio l’ha tolto di mezzo per il finale di stagione e per la finale di Coppa Italia contro il Milan. Ha avuto comunque pochissime chance per mettersi in mostra e la sufficienza è anche di incoraggiamento per il futuro, anche se non si sa se sarà ancora bianconero.
RUBINHO s.v. – E’ il suo quarto scudetto, anche se sul campo non si è praticamente mai visto. Due presenze in quattro campionati, zero in questa stagione. Ma è importantissimo come uomo spogliatoio, voluto bene da tutti e apprezzato da staff tecnico e società. Un amuleto.
EMIL AUDERO s.v. – Potrebbe essere lui l’erede di Buffon. La Juve crede molto in questo portierino classe 1997, italoindonesiano, che in questa stagione è andato 15 volte in panchina con la prima squadra in campionato, diventando quindi spesso il terzo portiere. Difende i pali della Primavera bianconera con grande autorità e sembra pronto il prossimo anno al salto nel calcio professionistico. In attesa, chissà, di prendere l’eredità di Buffon tra qualche anno.
Marco Orrù