Matri: ”La Juve come una famiglia, che rapporto con Allegri. E quel ricordo al Celtic Park”

MATRI JUVENTUS SASSUOLO – Alessandro Matri, intervistato a La Gazzetta dello Sport, parla della sua esperienza alla Juve, del suo rapporto con Allegri e dei ricordi in Europa con i bianconeri.

Matri su Allegri, la Juve e l’Europa col Sassuolo

Alessandro Matri sarà certamente il giocatore con più esperienza internazionale che il Sassuolo potrà vantare in Europa League, in vista soprattutto del ritorno del preliminare contro la Stella Rossa di domani. L’attaccante ex bianconero, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ricorda il suo gol al Celtic in Champions: ”Un’esperienza bellissima, un’atmosfera incredibile. Ricordo il tremendo boato alla fine dell’inno della Champions. Non credo che ci sarà bisogno di dire molto ai miei compagni perché sono serate esaltanti: è questo che insegui fin da bambino, il brivido, la pressione. Il Camp Nou è lo stadio che mi ha fatto più paura, ma perché oltre allo stadio imponente c’era anche una squadra fortissima. Però io preferisco il Bernabeu: purtroppo lì sono stato solo in tribuna”.

Poi Matri rivolge un bel pensiero alla Juve: ”Alla fine sarò ricordato come attaccante della Juve piuttosto che del Milan? Sì, e sono contento perché la Juve per me è stata una famiglia. Purtroppo non ho lasciato un bel ricordo al Milan dove non sono riuscito a fare quello che volevo. Ero stato messo in discussione perché ero stato pagato 12 milioni, ma mica era colpa mia”.

Infine, il suo ricordo di mister Allegri: ”Con Allegri ho un ottimo rapporto da sempre. E’ bravo tatticamente e sa trasmettere serenità nei momenti difficili come ha dimostrato anche l’anno scorso nella Juve. Conte ha fatto cose uniche, impensabili. Ha ottenuto risultati eccezionali con il lavoro e la cattiveria agonistica. Tatticamente è preparatissimo. E’ sempre concentratissimo, Allegri magari stempera di più”.