ALLEGRI JUVENTUS – Lunga intervista a cuore aperto per l’allenatore bianconero Massimiliano Allegri al Corriere dello Sport. Il tecnico bianconero ha ripercorso tutta la sua carriera, da giocatore e da allenatore
Gli aneddoti di mister Allegri
Mister Massimiliano Allegri ha concesso quest’oggi una lunghissima intervista al Corriere dello Sport dove ha ripercorso la sua carriera, prima da calciatore e poi da allenatore, svelando alcuni aneddoti. Vediamone alcuni passaggi.
Sull’arrivo alla Juve: ”Nella mia incoscienza, o forse sicuro della mia coscienza, io arrivai sereno. La situazione era difficile, la squadra cambiava allenatore dopo una settimana di ritiro, ma volevo dimostrare che la società, che aveva fatto una scelta coraggiosa, non aveva sbagliato. Ero tranquillo, sapevo di avere una grande squadra. Quando firmai il primo contratto con la Juve chiesi che fosse inserito un bonus per la vittoria della Champions. Pensavano scherzassi. Siamo arrivati in finale e, per poco…”.
Sui cambiamenti della squadra: ”Abbiamo cambiato sedici giocatori, a centrocampo campioni come Pirlo, Vidal, Pogba. Ma non mi spaventa. Ricostruire non è faticoso, è davvero stimolante. Quest’anno la società, con una forte campagna acquisti, mi ha messo a disposizione sei nuovi, ottimi, giocatori. Come ho fatto con Dybala cerco di inserirli nel modo giusto e di equilibrare i loro carichi di fatica, ciò che è necessario in questo calcio così carico di partite importanti in breve tempo”.
Si parla poi di Kean, in procinto di essere convocato in prima squadra: ”È un ragazzo, ma è davvero forte. In avanti, uso un eufemismo, siamo messi davvero bene. Ma non escludo che prima o poi il ragazzo si affacci in prima squadra”.
Sugli obiettivi della squadra: ”La Juve è favorita per il raggiungimento di un obiettivo storico, il sesto scudetto. E poi vorremmo vincere la Supercoppa, la Coppa Italia. Non sarà facile nulla di tutto questo ma abbiamo il dovere e la possibilità di farcela. Per la Champions la sfida più dura è ora. In due partite, con il Lione, ci giochiamo la qualificazione. È una sorta di eliminazione diretta. Ma ho fiducia. La Juve è un’ottima squadra, deve migliorare la qualità del gioco ma sta crescendo”.