RAIOLA JUVENTUS POGBA – Mino Raiola, intervistato da Financial Times, svela alcuni particolari, anche clamorosi, dell’operazione legata alla cessione di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United.
Particolari shock dell’operazione Pogba-Manchester United
Mino Raiola, a distanza di quasi tre mesi dal trasferimento record di Paul Pogba dalla Juventus al Manchester United, rivela dei particolari incredibili su questa operazione, in qualche modo anche mettendo in secondo piano la Juventus. Ecco le sue parole shock: ”Non posso entrare nei dettagli, ma in un trasferimento come quello di Pogba non sono solo i due club che ci guadagnano. La Juve non mi ha dato un compenso, non nel modo in cui si pensa, almeno. Se ho ricevuto soldi dalla Juve? Devo capire bene come pronunciare questa frase in modo che la Juventus non possa portarmi in tribunale. Allora, sì, in questo accordo la Juventus non era l’unica a possedere i diritti del giocatore. Caso Thirdy-party ownership? Quando completanno il passaggio di Pogba alla Juve non erano ancora vietate. Solo dopo, nel 2015. Non sempre, bensì qualche volta prima del divieto, detenevo parte del cartellino di alcuni giocatori. Per Pogba però non era una TPO. Bisogna stare attenti con la definizione legale delle TPO. Diciamo però che in questo caso c’era un surplus per la nostra parte. E per la nostra parte intendo quella del calciatore. E sì, questo non è più permesso”.