ALLEGRI JUVENTUS – Lunga intervista rilasciata a Tuttosport dall’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri che parla di diversi argomenti.
Mister Allegri sui tifosi, sul gioco e…
Mister Massimiliano Allegri ha concesso una lunga intervista al quotidiano Tuttosport che più che un’intervista di è rivelata una chiacchierata piacevole dove sono venuti fuori diversi argomenti. Ecco alcune delle sue parole:
Sui tifosi: ”Questa, per noi, è un’annata in cui l’entusiasmo deve accompagnarci fino alla fine. Il traguardo del sesto scudetto consecutivo o lo tagliamo ora, o non lo tagliamo mai più. I tifosi stessi, quelli allo stadio, dovrebbero scoppiare dalla voglia di festeggiare questo scudetto che è da leggenda. E dovrebbero viversi ogni momento, ogni partita. Perché non è una cosa banale puntare a vincere sei scudetti di fila. Di queste cose il tifoso dovrebbe gioire di volta in volta, senza dare nulla per scontato. Perché noi, tutti insieme, possiamo diventare leggenda”.
Sul gioco della sua Juve: ”Io sono passato dai tecnici prima di Sacchi a quelli del post Sacchi.
Arrigo è stato un grande. Lo sbaglio è che tutti poi hanno voluto scimmiottare Sacchi. E’ come
adesso che si sente dire che bisogna imitare il Barcellona. No, la Juventus è la Juventus, il Barcellona è il Barcellona e il Bayern Monaco è il Bayern Monaco. Ognuno ha una sua tradizione e una sua cultura che non si può modificare. Se la Juventus in oltre cento anni di storia ha vinto così tanto è perché possiede una sua cultura del lavoro e nell’affrontare le partite. Seppur nel 2016 sia importante evolversi, noi non potremo mai diventare una squadra spagnola”.
Su Dani Alves: ”Dani viene da un calcio diverso, è un giocatore che come la mezzala si allarga, senza che l’allenatore gli dica nulla, lui si accentra. E se la mezzala si accentra, lui si allarga. Dani Alves era abituato ad avere un attaccante largo davanti, come faceva con Messi o come gli succede certe volte con Cuadrado. Il vero Dani Alves è quello che gioca da Dani Alves, palleggiando con i compagni vicini”.
Su Higuain: ”A fine campionato scorso ci siamo confrontati con la società e ci siamo detti: “Il giocatore da prendere quest’anno per rinforzare la squadra è Higuain”. Gonzalo è uno che garantisce gol, è un attaccante di spessore. Dimostra sempre grande disponibilità. Higuain ha ripreso a giocare con la squadra, cosa che faceva già prima degli anni di Napoli. Contro il Chievo è venuto fuori, ha giocato la palla, si è mosso tra le linee. Come ragazzo è ottimo. Caratterialmente è più europeo che sudamericano”.