ALLEGRI JUVENTUS MODULI – Il 4-2-3-1 è l’argomento del giorno in casa Juventus. D’altronde nessuno se l’aspettava alla vigilia del match contro la Lazio. Quello utilizzato contro i biancocelesti è il settimo sistema di gioco utilizzato dalla Juventus in questa stagione. Una squadra a dir poco camaleontica. Si era iniziato alla prima giornata di campionato contro la Fiorentina con il 3-5-2 delle ultime stagioni, con Dybala-Mandzukic davanti (Higuain ad agosto ancora non era in forma), Lemina regista (Pjanic in panchina infortunato) e la BBC dietro. All’ottava giornata, complici gli infortuni dei tre dietro, il primo cambio: ecco il 4-4-2. Evra e Lichtsteiner esterni bassi, Alex Sandro e Cuadrado alti, Hernanes e Lemina in mezzo con Mandzukic-Dybala davanti. Due giornate dopo, contro la Sampdoria in casa, ecco il 4-3-3: Mandzukic-Higuain-Cuadrado p il tridente offensivo, con Pjanic mezz’ala e il ritorno di Marchisio da regista. Il 2 novembre contro il Lione c’è la prima svolta della stagione, ovvero il passaggio al 4-3-1-2 con Pjanic trequartista, ruolo dove ora ha reso meglio. Il bosniaco agisce dietro Higuain-Mandzukic, con Dybala infortunato. Importante l’inserimento di un mastino in più a centrocampo come Sturaro. L’esperimento più intrigante è stato in Champions contro la Dinamo Zagabria in casa: 3-4-1-2 con Evra nella linea dei difensori insieme a Rugani e Benatia, Asamoah e Cuadrado sulle fasce ancora Pjanic dietro Higuain-Mandzukic. L’8 gennaio 2017, in occasione del match contro il Bologna è stato il turno del 4-3-2-1, modulo ad albero di Natale con Pjanic-Dybala dietro Higuain, preludio al 4-2-3-1 visto contro la Lazio.