Il terzino francese Patrice Evra dopo due anni e mezzo in bianconero ha lasciato la Juventus per accasarsi in patria, al Marsiglia. Ai microfoni di Sky Sport l’ex juventino ha spiegato i motivi del suo addio: “Non è stata una scelta facile. Infatti, sono andato via e io stesso non me lo aspettavo. Quando sono arrivato dopo l’Europeo sono arrivato molto carico e con tanto entusiasmo. Infatti, avevo fatto dei video nei quali dicevo: dobbiamo vincere la Champions. E veramente era questo il mio obiettivo. Quando abbiamo iniziato la stagione la prima partita non ho giocato, la seconda partita non ho giocato, la terza non ho giocato… E siccome sono uno molto educato e non mi piace litigare con nessuno ho solo detto al mister ho voglia di giocare. È lui mi ha detto: Pat non ti preoccupare che c’è la Champions. Allora alla fine anche i miei compagni mi prendevano in giro e mi dicevano che ero un uomo da Champions. Però una partita al mese e a me non mi conveniva più. Dopo le vacanze e la sosta di una settimana ho sentito che non ero più felice. La gente può dire che è una scelta egoista. Però preferisco essere onesto con me stesso e andare via. Invece che arrivare all’allenamento e non essere concentrato e non essere al massimo per la Juve”.
Evra ha poi concluso: “È veramente una società di gentleman. Perché hanno capito e mi hanno lasciato andare. Erano anche loro amareggiati, però alla fine mi hanno capito e hanno capito che con Pat o sei al 100% o se no lo perdiamo”.