Massimiliano Allegri ha presentato Juventus-Napoli di domani sera, sfida di andata delle semifinali di Coppa Italia. Un appuntamento molto importante per il tecnico bianconero, che ha affermato: “Le avversarie ci sono ancora, noi però dobbiamo pensare a noi stessi in campionato e fare ancora un certo quantitativo di vittorie. La Roma ha cominciato a correre forte, ma per fortuna possiamo pensare di fare il nostro percorso senza sperare in passi falsi degli altri. Ora arriva la Coppa Italia ed avremo di fronte un Napoli arrabbiato per il ko inatteso contro l’Atalanta”.
E questo è un aspetto da temere per Allegri: “Non è che per una partita gli azzurri hanno perso quanto di buono fatto in questi anni. La Juve ha l’opportunità di centrare la terza finale negli ultimi tre anni e qualcuno sicuramente riposerà. Visto che giochiamo in casa sarà molto importante non prendere gol. Sulla formazione valuterò con attenzione, tutti si sono allenati molto bene”.
Il nuovo modulo ha dato una marcia in più alla Juventus: “Si, è vero, anche se la mia squadra è diventata molto brava a saper giocare anche con altre soluzioni, più di approccio che tecniche. In una stagione è impossibile risolvere subito ogni partita all’inizio, anche se questa è diventata una piacevole costante dopo alcune difficoltà nella prima parte. Quando poi sono conscio della tua forza riesci a gestire le gare anche con la testa ed imponendoti al di là della tecnica. E’ successo sia col Crotone che con l’Empoli, ed accadrà ancora, perché le partite si vincono in 95 minuti. Col Napoli sarebbe bello passare subito in vantaggio però”.
Khedira e Dyabala saranno titolari dopo le recenti panchine? Paulo è unico nel suo genere, in quanto sa fare meglio di tutti da collante tra centrocampo ed attacco. Con lui c’è più fantasia e maggiore imprevedibilità, ma anche avere la solidità che garantisce Mandzukic è importante, così come quando c’è Sturaro. A prescindere da chi gioca, quello che conta è avere ordine e compattezza”.
Anteprima di formazione: “Giocherà di nuovo Neto in porta, uno che fa la riserva solo perché c’è Buffon ma che ha le qualità per imporsi come titolare ovunque. Pjaca è da valutare, perché giocheremo una partita secca e la gestione dei cambi sarà importante, anche se bisogna dosare le forze in vista dei prossimi impegni. Triplete? Non ne parliamo, manca ancora parecchia strada da fare per accarezzare questo sogno”.
Marzo come sempre è un mese decisivo: “I punti di vantaggio sulla Roma, il 2-0 di Oporto nell’andata degli ottavi di Championa League e la possibilità di giocarsi l’accesso in finale di Coppa Italia era quello che volevamo a questo punto, è normale ora dare tutto noi stessi per fare bene. La Juventus adesso è migliorata nei singoli e nel collettivo, ed anzi è anche più spensierata. In più gioca sempre con grande equilibrio. Sul 4-2-3-1, a Firenze ho capito che era arrivato il momento giusto per cambiare. Una stagione è fatta anche di questi momenti”.
Higuain incontra di nuovo il Napoli: “Ormai si è abituato, ha già giocato e segnato alla sua ex squadra. Ha bisogno di giocare sempre, più va in campo e più migliora. E’ importante, sta facendo bene e mi rende contento”.
Il futuro, da domani a chissà quando: “Pjanic non giocava da un mese, Marchisio è da valutare ma va ancora gestito, da quando è rientrato sta facendo benissimo. Non dimentichiamo che possiamo contare anche su Rincon e Lemina. Cosa farò l’anno prossimo? A scuola stentavo ad imparare l’italiano, sento dire da qualcuno che stari studiando l’inglese ed ora pure lo spagnolo. Intanto ho imparato discreetamente bene il torinese…”.
Come va con Bonucci? “Bene, deve scegliere chi far giocare fra lui, Benatia, Barzagli e Chiellini. Rugani riposerà di sicuro. Abbiamo giocato oltre 35 partite da agosto ad oggi ed è normale compiere delle scelte. Ho una rosa ampia e forte e ci sarà spazio per tutti, ma bisogna valutare gara dopo gara”.