Fabio Quagliarella si confessa in lacrime a Le Iene: “Sono passato per l’infame della situazione e quando succede davanti alla propria gente fa male. Ogni volta che dovevo tornare a Napoli mi nascondevo, mi camuffavo, per evitare che qualcuno dicesse qualcosa, perché poi fa male. Alcuni amici mi chiedevano di uscire, andare in un locale, ma ho sempre rifiutato. Non tutta la gente è così, non voglio che passi una brutta immagine della mia terra. I napoletani hanno un gran cuore, se fossero tutti come noi… Però faceva male, potevi sempre beccare qualcuno che diceva la parolina. Io ho sempre evitato il litigio, non me lo meritavo. Lo stalker mi ha tormentato per cinque anni, ho sofferto tanto e aspettavo il momento per parlare”.
Alla Juve
Quagliarella ha quindi continuato: “Prima della trasferta in Svezia mi chiamarono per dirmi che mi avevo venduto alla Juventus, non capivo niente. Mi hanno accusato di essere andato via per soldi, lì ho capito che il popolo napoletano mi amava”.