Tra qualche ora la Juventus conoscerà il nome dell’avversario che si troverà ad affrontare ai quarti di finale di Champions League. Per l’occasione il quotidiano ‘La Repubblica’ ha intervistato un illustrissimo ex bianconero, Zinedine Zidane, che oggi allena il Real Madrid e che è reduce dal passaggio del turno ai danni del Napoli.
‘Zizou’ ha affermato: “Sarebbe una emozione grandissima poter incontrare la Juve. A questo punto della competizione tutte le squadre sono temibili, anche la sorpresa Leicester che può essere considerata la classica mina vagante antipatica per tutti. Ai bianconeri devo tutto, arrivai lì a 24 anni proveniente dal Bordeaux e fu un grosso passo in avanti per la mia carriera. Non era all’altezza del Real Madrid, che è la squadra migliore di tutte da sempre, ma imparai molto, crebbi sia come giocatore che come uomo e riuscii ad avere la meglio sulle critiche”.
Zidane infatti confessa che i primi tempi non furono facili: “All’inizio giocavo male e tutti mi etichettarono come un acquisto sbagliato, solo mister Lippi credeva in me ed ebbe ragione. Vincemmo dei campionati e giocammo due finali di Champions League, perdendo contro il Borussia Dortmund ed ovviamente contro il Real. Ma ho imparato ad accettare le sconfitte, è stato Ancelotti a farmene capire l’importanza. Un mio difetto? Reagivo se provocato…e voi italiani lo sapete bene, ora comunque sorrido più di prima”.
Cosa farà Zidane in futuro? “E chi lo sa, adesso penso solo all’allenamento di domani ed al match di Liga contro l’Athletic Bilbao. Vivere senza programmare è la cosa migliore che ci sia, io penso all’oggi ed ai tre punti da vincere in campionato. E tra Liga e Champions non faccio differenze, io voglio vincere tutto, è la mentalità del Real Madrid. Niente compromessi, solo impegno per il successo”.