“Non dico la formazione per domani, ma posso dire che giocheremo con i quattro in attacco; non capisco perché dovrei rinunciarvi”. Così l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha esordito nel corso della conferenza di presentazione della partita di domani contro il Barcellona, valevole per i quarti di finale di andata di Champions League. Il tecnico bianconero ha poi proseguito: “Saranno due partite bellissime e dovremmo giocarle con la convinzione di poter battere ed eliminare il Barcellona. I blaugrana sono ancora la squadra più forte e quindi non sarà facile; in attacco hanno quei tre che fanno paura ma anche noi abbiamo una squadra all’altezza. Siamo cresciuti molto in questi anni in Champions e i quarti di finale devono essere un’abitudine per noi. In casa non perdiamo da quattro anni ma ciò non vuol dire che siamo i favoriti. La prima cosa da fare domani sarà quella di prendere gol, anche se sarà difficilissimo. Il Barcellona è formidabile in attacco ma ha anche dei punti deboli in difesa e dovremo lavorare su quelli. Non possiamo pensare di fare due 0-0 contro di loro e vincere ai rigori.
Dybala da quando è arrivato lo scorso anno ha compiuto dei miglioramenti incredibili ed ha cambiato posizione in campo. Lui e Messi però come caratteristiche sono diversi. Paulo è un giocatore giovane, che sta crescendo molto e credo che con Neymar potranno essere sicuramente i due più bravi nel panorama futuro del calcio internazionale.
È la decima volta che incontro il Barcellona; otto volte con il Milan, una in finale con la Juventus e ora sono altre due. Ma sono partite diverse. Innanzitutto la finale è una partita secca, quindi una partita a sé. Gli scontri andata e ritorno si giocano sull’equilibrio, dove bisogna cercare di non prendere gol ed è fondamentale cercare di fare gol in casa, e poi c’è sempre la partita di ritorno. La cosa importante è quella di tenere aperto il passaggio, nel ritorno poi può succedere qualunque cosa.
I punti deboli dei blaugrana? Sono tutti nella fase difensiva perchè è una squadra che gioca molto in proiezione offensiva, ti lascia campo; lo dimostrano i numeri. Dall’altra parte, quando hanno la palla, diventano pericolosi. Per questo bisogna essere molto bravi, molto equilibrati e stare nella partita per 95 minuti.
Alex Sandro è in ballottagio con Asamoah; stanno entrambi bene, ma il brasiliano ha giocato due partite, quindi deciderò domani con calma. Tutti gli altri sono in forma, ma questo non vuol dire che Alex Sandro domani sicuramente non sarà titolare, è stato un po’ a riposo, è rientrato, ha bisogno anche di giocare.
Per il passaggio del turno ci vuole anche un pizzico di fortuna, ma principalmente dovremo giocare due partite grandi partite. Dovremo farci trovare pronti ed essere tosti e coraggiosi. Rinunciare a giocare palla con i difensori? Dipende da come andrà la partita, bisognerà essere bravi in certe circostanze a fare un certo tipo di partita, altre volte giocare in maniera diversa. Le partite durano 100 minuti e in quel tempo ci sono tante partite, tanti momenti diversi all’interno della stessa gara. E bisognerà essere bravi ad interpretarli tutti nel migliore dei modi.
Volevo poi chiudere questa conferenza con un grosso in bocca al lupo a Giuseppe Rossi che credo veramente sia un ragazzo sfortunato. La dea bendata gli ha girato un po’ troppe volte le spalle, gli faccio il mio più grosso in bocca al lupo e spero che ritorni a giocare, lo merita ampiamente per gli infortuni, quest’anno credo sia il quarto che ha avuto al ginocchio. Volevo dirgli questo. Grazie, buona serata”.