“Su Iniesta ho dovuto compiere una prodezza, è stata una parata molto difficile”. Così Gianluigi Buffon oggi a Sky Sport il giorno dopo il fantastico 3-0 rifilato dalla Juventus al Barcellona nell’andata dei quarti di finale di Champions League: “Secondo me è un intervento da considerare in maniera importante perché è stato l’istinto a farmi muovere, ci è voluto tempismo. E’ una di quelle parate che sa di duello con l’avversario, come se ci fossimo solo io e lui”.
Per Buffon è anche un pò il momento che simboleggia questa stagione: “Ho la fortuna di giocare in una squadra piena di campioni e quello che ho fatto io ieri deve essere considerato la normalità. A fine gara ho sorriso perché il sospetto che non sia ancora finita nonostante avessimo fatto qualcosa di grandioso c’è. Rispettiamo il Barcellona, che già ha compiuto una impresa contro il Paris Saint-Germain, come ben sappiamo”.
Buffon crede comunque in questa Juventus: “Ci presenteremo al Camp Nou senza timori e con le antenne ben dritte. Ci sono state tante rimonte nel calcio, il Milan ne ha subite due nei primi anni 2000 mica da ridere contro Deportivo La Coruna e Liverpool, nonostante i rossoneri allora fossero il top”. Ma ieri ci sono stati anche i tristi fatti di Dortmund: “Non so come siano andate davvero le cose ma credo che se davvero ci fosse stata l’intenzione di fare del male alla gente, allora sarebbe accaduto. E’ sembrata una specie di avvisaglia. Ma qualunque sia la verità, purtroppo dobbiamo abituarci al fatto che la realtà adesso è anche questa”.
Cosa farà Buffon da grande: “Non mi va di pensare al futuro, adesso mi alleno bene, anche con la testa, e la mia unica preoccupazione è tutelare me stesso. Un pò come Allegri fa con la squadra: questa è la sua Juve, ci ha dato la sua consapevolezza e ha saputo ridisegnare tutto, il merito è prima di tutto suo”.